Il grande pubblico lo ha conosciuto grazie alla televisione dove è stato, tra l’altro, giudice di “MasterChef Italia” (dal 2011 al 2017), conduttore di “Hells’ Kitchen” (dal 2014 al 2018) d “Dinner Club” (dal 2021 al 2024) ma “l’avventura culinaria” di Carlo Cracco inizia molto prima.
E ora che compie 60 anni (è nato a Creazzo, in provincia di Vicenza, l’8 ottobre 1965) vale la pena ripercorrerla, partendo da un punto fermo: Cracco è, no solo uno degli chef più celebri d’Italia ma anche uno dei protagonisti della ristorazione nazionale e internazionale con sei stelle Michelin all’attivo. Tutto inizia nel “suo” Veneto dove si diploma all’istituto alberghiero Pellegrino Artusi di Recoaro Terme e lavora in un ristorante di Vicenza. L’incontro decisivo per la sua vita e la sua carriera è quello con colui che sarà il suo maestro, Gualtiero Marchesi, che nel 1986 lo chiama a collaborare con lui a Milano. Qui crea piatti che gli fruttano prestigiosi premi: l’uovo marinato, l’insalata russa caramellata, il riso con le lenticchie e le melanzane ai fiori di sambuco con gamberi. Tornato in Italia, diventa primo chef all’Enoteca Pinchiorri di Firenze e, grazie a lui, il locale ottiene per la prima volta tre stelle sulla Guida Michelin.
Cracco è bravo, non ci sono dubbi, e per questo Marchesi lo vuole di nuovo con sé in occasione dell’apertura del suo ristorante a Erbusco (in provincia di Brescia). Qui lo chef rimane tre anni, prima di aprire a Piobesi d’Alba (in provincia di Cuneo) il ristorante “Le Clivie”.
Dopo solo un anno conquista una stella Michelin. Nel 2001 un altro invito. Stavolta lo riceve dalla famiglia Stoppani: nel capoluogo lombardo Cracco apre “Cracco Peck” dove rimane come executive chef fino al 2007 (guadagnando altre due stelle Michelin) prima di diventarne patron chef, cambiando il nome in “Cracco – Ristorante in Milano”. Negli anni a seguire apre altri locali: tra gli altri, il bistrot “Carlo e Camilla in Segheria” a Milano, “OVO by Carlo Cracco” a Mosca (all’interno dell’Hotel Lotte) e un ristorante a Portofino, il primo completamente senza carne, alimento che dichiara di avere ridotto anche negli altri suoi ristoranti.
A questo proposito va ricordata la recente polemica scaturita dalla sua cotoletta senza carne (fatta prevalentemente con pane raffermo) che ha fatto storcere il naso ai puristi della “milanese”. La curiosità è quella di scoprire chi preparerà la cena del suo compleanno che, probabilmente, festeggerà in famiglia. Cracco è sposato (in seconde nozze) con Rosa Fanti (che lavora insieme a lui) dalla quale ha avuto i figli Pietro e Cesare. Dal primo matrimonio sono nate, invece, le figlie Irene e Sveva.
Da anni, con la sua associazione Maestro Martino, Cracco gestisce villa Terzaghi a Robecco, ristorante didattico e centro di eventi enogastronomici.