CORBETTA – La lettera di congedo dell’agente di Polizia Locale Lina Narciso, pubblicata ieri su Ticino Notizie, ha totalizzato un numero elevatissimo di letture (oltre 7mila).
Sempre ieri la figlia dell’agente, Fabiola Cagnola, ha ripreso il nostro post dedicando alla madre una lettera toccante. Eccola.
Premessa: non ho mai fatto un post pubblico e lo faccio oggi per la prima volta affinché venga letta e condivisa liberamente la MIA verità. Non credo di smuovere coscienze inesistenti, spero solo nella diffusione di un pensiero alternativo a quello monotematico sbattuto più volte sui giornali.
Lei è la mia mamma, lei è la mia roccia. Lei è sempre stata il sorriso più bello…fino a qualche mese fa, quando sono stati capaci di spegnerlo.
Non starò qui a parlare di quanto male sia stata (e noi con lei), di quanto l’abbiano fatta sentire piccola piccola di fronte ad un mezzo così grande quale è la stampa. Non parlerò di chi l’ha infangata, di chi l’ha ridotta uno straccio e di chi si fa grande rendendo piccoli gli altri.
Sono stata in silenzio fino ad ora, in un angolo insieme alla mia mamma. Per mesi l’ho abbracciata, rincuorata e stretta a me quando tutto quello che volevo fare era sputare in faccia a chi le aveva fatto del male. Ma la mia mamma è una grande MAMMA, e mi ha insegnato che queste cose non si fanno e che bisogna avere rispetto, anche quando non ne hanno verso di te.
Quindi questa giornata è solo sua, sua e di nessun altro. È della donna che ha trovato il coraggio di rialzarsi (e reinventarsi) dopo 35 anni al servizio della sua amata Corbetta.
Da grande voglio essere come te, mamma.
Fabiola