La decisione è stata presa di comune accordo dagli organizzatori e dal vescovo Corrado Sanguineti dopo quanto è successo nel corso della 27esima edizione, svoltasi l’anno scorso.
“Si sono purtroppo ancora una volta ripetuti gravi episodi di mancanza di rispetto delle regole sportive e del fair play – sottolinea un comunicato della diocesi pavese -. Non è stata la prima volta, purtroppo, che i nostri campi sono stati teatro di fatti deprecabili, contrari allo spirito di un Torneo che coinvolge gli oratori, luoghi educativi in cui si insegnano i valori più importanti dello sport, come il rispetto degli arbitri e degli avversari e anche la serena accettazione della sconfitta.
A non rispettare questi principi, dispiace doverlo rimarcare, sono soprattutto gli adulti, che da bordo campo con i loro atteggiamenti da ‘ultras’ rischiano inevitabilmente di influenzare il comportamento dei ragazzi sul rettangolo di gioco”.
“Negli ultimi anni – continua la nota della curia di Pavia – si è aggiunta anche la moda delle ‘tifoserie’ composte da ragazzi più grandi che spesso arrivano anche ad insultare i giocatori della squadra avversaria. Nonostante i ripetuti inviti ad evitare questo genere di atteggiamenti, la situazione è degenerata nel corso delle ultime edizioni del Torneo”.
Da qui la scelta di sospenderlo nel 2024, anche al fine di favorire “una riflessione da parte di tutti i protagonisti del Torneo, dentro e fuori dal campo: giocatori, allenatori, dirigenti e pubblico. Per il futuro, anche in vista del Giubileo del 2025, si sta pensando a una formula che possa riportare il Torneo al suo più autentico spirito e stile oratoriano, in un clima di maggiore serenità. Un cammino che verrà percorso di comune accordo dalla diocesi, attraverso la pastorale giovanile e dello sport, con il settimanale ‘il Ticino’ “.