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Calati & Gelli: ‘Avanti a piccoli passi, ma avanti’

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MAGENTA – “Dedico queste foto a chi in questi giorni vuole far credere ai magentini che la nostra giunta sia nell’immobilismo più assoluto. Poco alla volta, a piccoli passi, Magenta si fa più bella. Un po’ di pazienza è vero. Criticità tante da risolvere. Ma a poco a poco ripartiamo”.

E poi ancora:  “Ecco il risultato del riordino delle fioriere di Via Mazzini e Piazza Liberazione, per una Magenta più bella e più curata. Sono inoltre stati stanziati 20 mila euro per il verde del centro, per continuare nel lavoro di abbellimento e sistemazione. Il lavoro costante porta i cambiamenti”. Non ci stanno il sindaco Chiara Calati e il suo vice Simone Gelli. Non accettano le accuse di immobilismo  e “che tutto va male” riversate in questi giorni dagli esponenti della precedente amministrazione che hanno colto la palla al balzo, dopo le dimissioni dell’assessore Alfredo Bellantonio per affondare il colpo.   I ‘Dem’ infatti si sono fatti sotto anche rispetto ai disagi che i residenti della zona di via Cler e Piazza Don Angelo Casertelli, nel quartiere Nord, lamenterebbero da tempo. 

Da qui l’interpellanza presentata in vista del prossimo Consiglio comunale. “Si tratta di piccole cose” ammoniscono il capogruppo Enzo Salvaggio e la consigliera Elisabetta Mengoni. Dalla fontana non ancora funzionante, dalla disinfestazione contro le zanzare, fino al rifacimento della segnaletica stradale. Piccole cose, appunto, che però il centrodestra rivendica di portare avanti passo dopo passo. Partendo dal cuore della città. “Quei 20 mila euro in più messi a bilancio – ribadisce Chiara Calati – sono un’azione concreta. Un segnale d’attenzione. Vorremmo fare di più, ma siamo gente abituata a tener fede ai patti e, soprattutto, a fare di conto”. Non è un caso, d’altronde, che in più di una circostanza il vice sindaco e assessore al bilancio Gelli abbia posto l’accento sulle criticità legate all’erario comunale.

Argomento che alla fine all’epoca ha convinto anche il segretario cittadino di Forza Italia Felice Sgarella a votare il bilancio.  “Perché è inutile promettere o peggio ancora, far affidamento su soldi che poi non entreranno mai”. Insomma, un po’ di  comprensibile prudenza, ma a cui ora iniziano ad essere affiancati i primi interventi tangibili.

F.V.

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