MAGENTA – Dopo il successo della prima edizione, il prossimoย 23 marzo prende il via il secondo corso di butterflywatching dedicato alle tecniche di riconoscimento e al monitoraggio delle farfalle nel territorio del Parco. Il corso, che segue quello giร realizzato lo scorso anno, รจ organizzato dal Parco del Ticino e ha come obiettivo quello di coinvolgere studiosi e appassionati nellโaggiornamento dei dati di presenza e diffusione ย che sarannoย raccolti ย nellโAtlante delle Farfalle del Parco del Ticino , che sarร pubblicatoย nella seconda parte del ย 2020.
Lโiniziativa rientra nelle azioni del Progetto LIFE+15 NAT/IT 000989 TICINO BIOSOURCE, ย finanziato dalla Comunitร Europea, in cui il Parco riveste il ruolo di beneficiario coordinatoreย che si pone come obiettivo principale lโincremento della biodiversitร nel Parco. Il Parco del Ticino rappresenta infatti un elemento di importanza europea per la conservazione della biodiversitร , dichiarato corridoio ecologico fondamentale di raccordo tra lโorizzonte alpino e quello appenninico. Garantire la salute degli ecosistemi e delle comunitร animali del Parco assume pertanto unโimportanza che va ben oltre lโaspetto territoriale e conferisce al progetto un interesse oltreconfine, come รจ stato riconosciuto dallโUnione Europea attraverso il suo finanziamento.
Le farfalle
Nel Parco sono presenti ย circa 100 specie di farfalle di cui alcune rare,ย sono da tempo oggetto di interesse da parte di numerosi studiosi e appassionati, i quali negli anni hanno contribuito ad accrescerne la conoscenza fornendo un fondamentale contributo, ad esempio con la recente pubblicazione della checklist del Parco.
Ciononostante la conoscenza attuale non puรฒ considerarsi esaustiva, in quanto non omogeneamente distribuita sul territorio. Una lacuna questa che verrร colmata per un mero scopo conoscitivo ma anche per progettare eventuali azioni di gestione mirate alla conservazione della comunitร intera, di alcuni siti in particolare o per specie di particolare interesse.
Per questi motivi il Parco del Ticino ha ย deciso di procedere con una ricerca atta a produrre una โfotografiaโ della situazione attuale che sarร contenuta nellโAtlante di distribuzione che prenderร in esame lโintero territorio del Parco e la sua comunitร di farfalle. I rilevamenti saranno riferiti al periodo 2017-2019 e porteranno (nel 2020) alla pubblicazione di un volume da considerarsi un fondamentale strumento per la divulgazione e la gestione delle specie e degli habitat del Parco.
Nelle foto sopra il Presidente Giampietro Beltrami con il consigliere Fabrizio Fracassi
โDi notevole importanza รจ stata anche la ferma volontร dellโEnte – commenta il presidente Gian Pietro Beltrami – di incentivare la partecipazione del pubblico alla ricerca, adottando i criteri della citizen science, una modalitร che prevede appunto il coinvolgimento di chiunque sia interessato a partecipare nella raccolta dei dati di campo e, in questo caso, anche ad alcune fasi di impostazione e organizzazione dei rilevamenti stessi. Una strategia che genera una serie di effetti positivi come il ย coinvolgimento e quindi affezione al luogo,ย un maggior numero di dati raccolti,ย incremento della cultura naturalistica. Tutti obiettivi che il nostro Ente sta promuovendo e cercando di diffondereโ. Durante le fasi di raccolta dei dati, inoltre, sono previsti diversi momenti di condivisione delle nozioni e di censimento collettivo. Il terzo e ultimo corsi si terrร a Pavia , la data รจ ancora in fase di definizione. Poi le informazioni raccolte sul territorio saranno contenute nellโatlante delle farfalle che sarร pubblicato nel 2020.
โIn sede di presentazione del Progetto Life TICINO BIOSOURCE โcommenta del consigliere delegato alla Fauna Fabrizio Fracassi โ avevamo sottolineato come esso presenta dei valori aggiunti assolutamente importanti. Accanto al rigore scientifico nella organizzazione e nella raccolta dei dati di distribuzione delle diverse specie di Lepidotteri chiediamo il coinvolgimento degli appassionati con lโobiettivo di avvicinare le persone amanti della natura al nostro Parco. Grazie ai tre corsi organizzati sul territorio, in oltre, forniamo una occasione formidabile per ย accrescere e diffondere la cultura naturalisticaโ.