MILANO – “L’assessore Terzi è produttrice istituzionale di fake news, non ha nemmeno il coraggio di dire apertamente ai cittadini che hanno deciso di aumentare le tariffe ferroviarie, da cui Trenord incasserà molti soldi in più per un servizio che rimane scadente.
E questo succede dopo che a inizio luglio si erano vantati di aver tenuto bloccate le tariffe. La Regione aveva, per legge regionale, cinque anni per adeguare le sue tariffe, cioè poteva tenere in vita fino biglietti e abbonamenti non integrati, solo del treno, fino al 2024. Poteva intervenire con gradualità, con i giusti correttivi, magari dopo aver migliorato un po’ il servizio, e invece ha scelto di aumentarli, punendo i pendolari, e di dare la colpa ad altri. Io non so con che coraggio si presenteranno dai sindaci, anche quelli di centrodestra, per giustificare aumenti tariffari del 40% a fronte di un servizio indecoroso. È veramente imbarazzante.”
Lo dichiara il consigliere regionale del Pd Pietro Bussolati a commento della delibera regionale con cui la giunta guidata da Attilio Fontana ha deciso oggi di cancellare, per le province di Milano e Monza e Brianza, biglietti e abbonamenti ferroviari fino ad oggi in vigore per sostituirli con le tariffe integrate che, comprendendo anche il servizio di trasporto pubblico locale, sono evidentemente superiori. Secondo la legge regionale, all’introduzione della tariffa integrata la Regione ha tempo cinque anni per armonizzare tutte le tariffe.