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Buscate, la raccomandazione di Ala: ‘NO al sacco nero’

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 
BUSCATE –  Li vendono nei supermercati ma, nell’ambito della raccolta domiciliare dei rifiuti sono, ormai, praticamente dei “fuori legge”: stiamo parlando dei sacchi neri che si utilizzavano un tempo ma che, con l’avvento della differenziazione, sono stati banditi proprio perché non permettono, da parte degli operatori addetti alla raccolta, il riconoscimento della tipologia di rifiuto che contengono.
Sono stati, infatti, sostituiti da quelli colorati e semi-trasparenti, utili per incentivare i cittadini a differenziare i rifiuti in modo corretto.

Svolgendo il quotidiano servizio sul territorio di Buscate, i nostri operatori hanno notato che, purtroppo, l’utilizzo di sacchi neri è ancora piuttosto diffuso: si è pertanto deciso che, a partire da mercoledì 1° giugno i sacchi neri saranno lasciati a terra, in modo che i proprietari li riportino all’interno delle loro pertinenze e li espongano seconda la modalità corretta, in occasione del passaggio successivo degli addetti alla raccolta.

Alla base di questo provvedimento non c’è, ovviamente, il desiderio di “spiare” all’interno dei sacchi, bensì la consapevolezza di come l’impiego del sacco nero favorisca conferimenti errati, rendendo la raccolta più costosa per tutti.

Per far comprendere ai cittadini il motivo della mancata raccolta, gli operatori di AEMME Linea Ambiente applicheranno ai sacchi “fuori legge” un vistoso adesivo di colore giallo, come quello riportato qui sotto.

Ricordiamo, infine, che nei sacchi semitrasparenti viola dei rifiuti indifferenziati (gli unici rifiuti che, non potendo essere avviati al riciclo, vengono destinati all’inceneritore), non devono essere introdotti quei materiali che possono, invece, avere una seconda vita: plastica, carta, umido e vetro.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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