Fatto inquietante a San Siro sabato sera prima di A.C. Milan Hellas Verona. In attesa delle precisazioni da parte di chi di dovere, la domanda è sempre la stessa: ‘Perché alcune volte, basta una paletta o un distintivo per far venir meno il buon senso?’
MILANO – La premessa è d’obbligo. La notizia è stata pubblicata dal sito http://hellaslive.it ma è stata ripresa anche da autorevoli quotidiani come L’Arena e dal portale one line Verona Sera. Quindi, pare propria avere un suo fondamento di veridicità. Tanto che anche l’Onorevole della Lega Alessandro Morelli l’ha ripresa e condivisa sulla sua pagina FB con un commento fin troppo esplicito ma che non si può non condividere: “Se sta storia è vera a San Siro si devono solo vergognare…”
Ma veniamo ai fatti. Sabato sera al ‘Meazza’ si disputa Milan – Hellas Verona. E’ una gara fondamentale sia per i rossoneri per coltivare ancora speranze di qualificazione per la prossima Europa League, ma anche per i Gialloblù che tengono vivo l’ultimo lumicino di speranza per non tornare nella serie cadetta. Ma è una partita da bollino rosso anche per l’ordine pubblico, vista l’accesa rivalità tra le tifoserie dei due club che spesso è sfociata anche in incidenti violenti. La gara finirà 4 a 1 per il Milan con l’Hellas ufficialmente retrocesso. Ma qui il fatto sportivo poco ci importa. Ci interessa la notizia che riprendiamo come Ticino Notizie, non tanto come fatto di cronaca, bensì di educazione e cultura.
Ma perché troppo spesso il nostro Paese è quello dei ‘tutti chiacchiere e distintivo’ ? Di quelli che basta dargli in mano una paletta che si sentono dei novelli Rambo ma, curiosamente, spesso, lo fanno solo con i più deboli? Ci spiace scrivere queste cose, ma tante, troppe volte, abbiamo assistito da vicino, specie in situazioni come queste, a comportamenti in cui l’utilizzo del buon senso viene lasciato sistematicamente nell’armadietto (sempre che poi uno lo possegga in base al quoziente intellettivo e culturale di cui disposizione..), mentre gli atteggiamenti ottusi e arroganti la fanno da padrone.
La Signora Silvana 80 anni (nella foto), è da 47 anni che segue i Gialloblù anche in trasferta. Ci vuole essere anche sabato, vista la delicatezza della partita. Sta entrando al ‘Meazza’. E’ accompagnata, vista anche l’età avanzata, da Alberto altro tifoso che a sua volta fa lo steward. I tifosi del Verona si trovano all’ingresso dei tornelli sotto la curva Nord per poi accedere al settore ospiti del Terzo Anello Verde.
Ai controlli qualcosa evidentemente va storto, per usare un eufemismo. Al secondo controllo di perquisizione prima del tornello, infatti, la signora Silvana, oltre ad essere stata derisa da una steward “Ma cosa è qui a fare lei?” e altre cose del genere non certo carine da rivolgere ad una persona anziana, viene sottoposta dagli steward ad una perquisizione alquanto ‘meticolosa’. Addirittura secondo la versione riportata dal portale hellaslive.it sarebbe stata costretta ad alzarsi i vestiti e quasi a calarsi i pantaloni. “Ma non vi vergognate di cosa state facendo ad una donna di 80 anni? Rispetto zero, o a tutti un trattamento come il suo o a nessuno”. Così l’intervento dell’accompagnatore Alberto a sua volta, come detto, steward che dopo aver esibito il suo tesserino di riconoscimento, avrebbe fatto presente la cosa ad un agente di Polizia che sorvegliava sulle operazioni di controllo. Ma questi imperturbabile, anziché ascoltarlo gli avrebbe risposto: “Lasci lavorare gli steward..”.
Ci fermiamo qui. Senza commentare. Perché, appunto, ogni lettore dotato di quel buon senso, di cui dicevamo sopra, si sarà già fatto la sua idea sulla vicenda in questione.
F.V.
(fonte: http://hellaslive.it/news/vergogna-a-san-siro-umiliata-una-tifosa-gialloblu-di-80-anni/)