Buccinasco, rapina a mano armata in una sala giochi: banditi in fuga con 4mila euro

Momenti di paura in via Mulino: indagano i carabinieri, il sindaco chiede più controlli

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Attimi di terrore nella mattinata di venerdì 7 novembre a Buccinasco, dove due uomini armati e con il volto coperto hanno fatto irruzione in una sala giochi Sisal di via Mulino, minacciando il dipendente e fuggendo con un bottino di circa 4mila euro.

Secondo le prime ricostruzioni, i rapinatori hanno agito rapidamente: una volta entrati, hanno puntato le armi contro l’addetto alla cassa intimandogli di consegnare l’incasso. Dopo aver arraffato il denaro, si sono dileguati a bordo di un’auto che li attendeva poco distante, facendo perdere le proprie tracce.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Corsico, che hanno immediatamente avviato le indagini. Gli investigatori stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza e raccogliendo le testimonianze dei presenti per risalire all’identità dei due malviventi.

Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, ma la paura è stata tanta sia tra il personale che tra i clienti della sala giochi. “È stato tutto molto veloce, non abbiamo avuto neppure il tempo di reagire”, ha raccontato uno dei presenti.

L’episodio ha destato forte preoccupazione nella comunità. Il sindaco di Buccinasco ha espresso sdegno per l’accaduto, ribadendo la necessità di una maggiore presenza delle forze dell’ordine sul territorio.

“È fondamentale che Buccinasco rimanga una città sicura – ha dichiarato –. Stiamo collaborando con le autorità per garantire la massima vigilanza e confidiamo che i responsabili vengano individuati al più presto.”

L’amministrazione comunale ha inoltre rinnovato l’invito ai cittadini a segnalare qualsiasi movimento sospetto, sottolineando l’importanza della collaborazione tra istituzioni e comunità per mantenere alto il livello di sicurezza.

Le indagini proseguono per ricostruire con precisione la dinamica della rapina e individuare la via di fuga utilizzata dai banditi.

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