MILANO – “Amministrare significa mettersi al servizio dei cittadini: e’ quanto avviene da sempre nella nostra
regione. Adesso abbiamo la sfida del referendum che dobbiamo cogliere insieme. I risultati si stanno già vedendo perché e’ prezioso l’apporto che Anci sta dando anche su questa partita che va nel segno dell’innovazione istituzionale”.
Lo ha detto l’assessore all’Economia, Crescita e Semplificazione Massimo Garavaglia intervenuto venerdì in occasione dell’Assemblea ordinaria di Anci Lombardia, nel corso della quale e’ stato eletto il nuovo
presidente dell’Associazione. Dopo aver augurato buon lavoro al nuovo presidente Virginio Brivio, sindaco di Lecco, e ringraziato Roberto Scanagatti per l’impegno profuso durante il suo mandato, l’esponente della Giunta lombarda ha sottolineato: “Il Sistema Lombardia come istituzioni e’ un’eccellenza riconosciuta, ieri (giovedì ndr), a Roma abbiamo chiuso l’intesa in Conferenza Stato Regioni. Malgrado le difficolta’ per i continui tagli, abbiamo mantenuto gli impegni assunti e in piu’ abbiamo spinto per la riapertura del Patto Verticale”. “Da ex sindaco – ha aggiunto l’assessore lombardo – conosco bene le problematiche a cui sono sottoposti quotidianamente gli enti locali. E’ per questo che come Regione Lombardia dal 2013 ad oggi abbiamo destinato ai Comuni lombardi quasi 820 milioni di euro, considerando anche i 30 milioni di euro che andremo a deliberare in Giunta lunedi’ prossimo (oggi ndr)”.
“Anche in questo sta la specialita’ di Regione Lombardia. Crediamo, infatti, che solo puntando sulla leva degli
investimenti si possa creare sviluppo e benessere per il territorio. Lo facciamo perche’ vogliamo che in Lombardia venga messo a frutto ogni euro a disposizione” ha concluso l’assessore.
“Sono molto contento di avere la possibilità di ricoprire questo ruolo. Ma la verità è che, visto che dei presidenti precedenti nessuno è stato rieletto…io ero l’unico candidato”. Ha esordito così il sindaco di Lecco neo presidente di Anci Lombardia. Quindi,
le tre linee programmatiche
Brivio, nel precisare che intende essere “non il Presidente di tutti, ma di ciascuno”, ha poi riassunto le principali linee guida lungo cui vuole muoversi durante la sua presidenza: “Questo è il momento di dare una accelerazione ai processi virtuosi già attivati: occorre coltivare la capacità di mettersi al servizio dei comuni, cucendo per loro abiti che siano sempre più su misura. Un processo che deve avvalersi del supporto dei dipartimenti, che devono diventare un vero e proprio luogo di sintesi. Il confronto con Regione Lombardia, poi, in particolare per quel che riguarda le aree vaste, deve riprendere nella consapevolezza che esiste un livello più alto di confronto in cui ragionare sulle diversità proprie del nostro territorio. Perché solo questa è la base possibile per la stesura di un canovaccio da sottoporre al Governo. Proposta che porta al terzo punto programmatico: va rafforzata la collaborazione con Anci Nazionale sul fronte della semplificazione, al punto che anche temi importanti come la legalità e la lotta alla corruzione non siano di ostacolo alla possibilità di rendere davvero un servizio ai Comuni”.
(*fonti: agenzia ItalPress e Strategie Amministrative)