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Botti/3, a Milano la Polizia ne sequestra 18 chili.. in lavanderia

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MILANOย  La Polizia ha sequestrato ieri a Milano 18 chili di fuochi d’artificio rinvenuti all’interno di una lavanderia durante il controllo del territorio svolto nell’ambito dei servizi predisposti dal Questore Petronzi e finalizzati alla prevenzione e contrasto della vendita clandestina o irregolare di artifici pirotecnici.
I poliziotti del Commissariato Citta’ Studi ieri pomeriggio hanno effettuato dei controlli amministrativi presso un negozio di lavanderia e tintoria in viale Abruzzi dove hanno subito notato la presenza di diversi articoli, quale cancelleria e prodotti di cosmesi, che nulla avevano a che fare con l’attivita’ commerciale ben descritta anche nell’insegna. Fatto accesso all’interno, gli agenti hanno visto come, nel locale sul retro, dove peraltro erano presenti materiali infiammabili tipicamente utilizzati nelle lavanderie, ci fosse un cartone contente svariate scatole di petardi di vario genere. Esteso il controllo al soppalco del locale, i poliziotti hanno rinvenuto altri petardi: gran parte del materiale pirotecnico, seppur di limitata potenza e capacita’ offensiva, era sprovvisto di etichettatura CE ma aveva il simile marchio di China Export, altro materiale era sprovvisto di qualsiasi etichettatura e la maggior parte dei 18 kg di artifizi pirotecnici di vario genere, appartenenti alla categoria 5^ gruppo D, era in buona parte addirittura scaduta. I due cittadini cinesi titolari del negozio, un uomo di 50 anni e una donna di 51, regolari e senza precedenti, sono stati indagati in stato di liberta’ in base all’art. 53 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza che prevede il divieto di fabbricare, tenere in casa o altrove, trasportare, immettere sul mercato, importare, esportare, trasferire o vendere, anche negli stabilimenti, laboratori, depositi o spacci autorizzati, prodotti esplodenti che non siano stati riconosciuti e classificati dal Ministero dell’Interno, sentito il parere di una commissione tecnica, ovvero che siano privi della marcatura CE e che non abbiano superato la valutazione di conformita’ previsti dalle disposizioni di recepimento delle direttive comunitarie in materia di prodotti esplodenti.

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