Bolletta elettrica più cara per il mercato tutelato: nel quarto trimestre, per la famiglia tipo, risalirà del 18,6%. E’ quanto precisa Arera in una nota, che sottolinea anche come sia stato previsto un contributo integrativo straordinario per aumentare i bonus elettricità. “E’ vero che i prezzi dell’energia non mordono con l’aggressività di un anno fa, ma le oscillazioni sono indice di un settore energetico ancora alla ricerca di un suo equilibrio, con inevitabili riflessi nella bolletta anche a causa della stagionalità a cui andiamo incontro. – ha sottolineato il presidente di Arera, Stefano Besseghini – Anche senza lo stimolo dei prezzi alti è importante in questa stagione invernale prestare molta attenzione al contenimento dei consumi e, per quanto possibile, a sviluppare investimenti di efficienza energetica”.
La spesa per l’energia elettrica per la famiglia tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il primo gennaio e il 31 dicembre 2023) sarà di circa 889,60 euro, segnando un -32,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente. Infine Arera comunica che il prezzo del gas per i clienti ancora in tutela, per i consumi di settembre, verrà pubblicato il prossimo 3 ottobre.
Per l’ultimo trimestre dell’anno, inoltre, viene introdotta una novità: un contributo straordinario crescente con il numero dei componenti familiari, che arriverà in automatico a chi già riceve il bonus elettrico, cioè le famiglie con livello Isee fino a 15.000 euro (30.000 euro per le famiglie numerose), per un valore totale di 300 milioni di euro. Misure che attuano quanto previsto dal Governo nel decreto approvato nella riunione del Consiglio dei Ministri dello scorso 25 settembre.L’intervento si affianca a quelli relativi al gas, con la conferma anche nel quarto trimestre del 2023 dell’azzeramento degli oneri generali e della riduzione Iva al 5%, come anche per la gestione calore e teleriscaldamento.
L’aumento del prezzo dell’energia elettrica, per chi è ancora in tutela, – precisa Arera – è dovuto all’andamento delle attuali quotazioni all’ingrosso (PUN), previste in aumento per il quarto trimestre 2023 anche a causa del costo del gas naturale che normalmente cresce nelle stagioni più fredde.A livello di scenario, positivo il riempimento degli stoccaggi gas italiani ed europei, che hanno raggiunto già ad agosto oltre il 90% della capacità disponibile, in largo anticipo rispetto alla scadenza del 1° novembre prevista dalle norme europee.



















