Nuovo appuntamento con Iniziativa Donna, dedicato alla vicenda umana e politica di Laura Conti.
Valeria Fieramonte, Giornalista freelance in campo scientifico, laureata in filosofia all’Università Statale di Milano, ha lavorato in numerose testate, tra cui il «Corriere della Sera». Nel dicembre 2015 è stata corrispondente per «La nuova ecologia» dal Congresso COP 21 di Parigi
Valeria sarà intervistata da Silvana Galassi Ex docente, classe 1948, ha a cuore la tutela dei territori e delle donne: è stata professoressa ordinaria di ecologia, ecologia della nutrizione e di ecotossicologia all’Università degli Studi di Milano e mantiene vivo il suo impegno attraverso l’attivismo ambientale e la scrittura di saggi.
Chi era Laura Conti
Scienziata, scrittrice, giovane partigiana. Consigliere provinciale e regionale, studiosa di problemi ambientali e deputato, Laura Conti intreccia nella sua vita una molteplicità di impegni e interessi: dal campo scientifico a quello pedagogico, a quello ambientalista, e diventa presenza e voce autorevole nelle battaglie civili e culturali degli ultimi quarant’anni.
Nata a Udine nel 1921, è scomparsa a Milano nel maggio 1993. Studentessa in medicina, fa parte del Fronte della Gioventù con l’incarico di far propaganda presso le caserme. Arrestata nell’agosto del ’44, viene internata nel campo di smistamento di Bolzano in attesa di essere trasferita in Germania. Tornata libera, nel ’49 si laurea in medicina. Si specializza in ortpedia in Austria e si trasferisce a Milano, dove alla professione di medico affianca l’impegno politico nel Pci e l’attività di divulgatrice e scrittrice. Tra il 1960 e il 1970 viene eletta consigliere alla Provincia di Milano, e tra il ’70 e l’80 consigliere alla Regione Lombardia.
In anni in cui la questione ambientale viene considerata secondaria, è tra i primi a introdurre in Italia riflessioni sullo sviluppo-zero, sulla limitatezza delle risorse, sul nesso tra sviluppo industriale e distruzione della natura. Il suo libro “Che cos’è l’ecologia” diventa la base di formazione del nascente ambientalismo italiano.
Nel ’76, con l’incidente di Seveso, il suo nome viene conosciuto dal grande pubblico: con coraggio e profonda umanità conduce per anni una durissima campagna contro quanti intendono minimizzare il disastro ed eludere responsabilità politiche e civili.
A Milano fa parte del direttivo della Casa della Cultura, oltre fondare e dirigere l’associazione Gramsci. Nella convinzione che la cultura ambientalista deve tradursi operativamente in pratica politica, lavora alla fondazione della Lega per l’Ambiente di cui è anche presidente del Comitato scientifico.
Dal 1987 al 1992 viene eletta deputato nelle liste del Pci.
Ingresso libero.