MILANO “Ci lascia Silvio Berlusconi, un grande lombardo. Un amico, un imprenditore, ma soprattutto un uomo che ha contribuito in maniera determinante alla crescita del nostro Paese”.
Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, dopo aver appreso la notizia della scomparsa di Silvio Berlusconi. “Ha scritto pagine indelebili che resteranno nella storia di tutti noi. Vincente in ogni tappa della sua vita – aggiunge Attilio Fontana – porterò per sempre nel cuore quel sentimento di generosità e di essere una persona normale con chiunque si confrontasse. Indimenticabili, poi, guardando oltre l’aspetto istituzionale e politico, gli anni del nostro grande Milan. Regione Lombardia troverà modo per lasciare un segno che lo ricordi per sempre”. “Una preghiera per lui, siamo vicini alla sua famiglia” conclude il governatore.
“La notizia della morte di Silvio Berlusconi mi sconvolge, essendo venuto meno non soltanto il mio leader politico ma un fraterno amico. Esprimo la mia più affettuosa vicinanza e il mio più sentito cordoglio ai familiari. L’Italia perde un grande statista, un uomo che ha cambiato la politica, dando una casa comune a quanti si riconoscono nei valori liberali che hanno garantito la tenuta democratica del Paese. Berlusconi è stato un leader che ha dominato la scena politica internazionale degli ultimi 30 anni. Personalmente perdo un riferimento politico e una guida, al quale devo il mio impegno diretto nelle istituzioni, ma soprattutto un amico con il quale ho condiviso anni di battaglie per la libertà e per il bene dell’Italia”. Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commentando la notizia della scomparsa del leader di Forza Italia ed ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi
“C’è un’Italia prima della discesa in politica di Silvio Berlusconi e un’Italia dopo. Ha cambiato l’architettura di Milano, il rapporto con i suoi dipendenti, non ce n’è uno che non l’abbia amato, era un uomo che cambiava il rapporto con il mondo e con la società”. Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa intervenendo ai microfoni del Tg1 sulla scomparsa di Silvio Berlusconi. “Per me è stato una sorta di fratello maggiore, anche se lui non lo accettava, mi considerava suo coetaneo, lascia un vuoto che difficilmente può essere colmato” ha aggiunto. “Ho fatto sapere alla figlia Barbara che se lo ritiene il Senato è disponibile per la camera ardente, il Senato sarebbe onorato di ospitare l’ultimo saluto a un uomo che ha cambiato la vita politica. Simbolicamente la camera ardente avrebbe un significato, ma la scelta è solo della famiglia”.
“Con la scomparsa del presidente Berlusconi se ne va un’epoca della storia italiana e delle nostre vite”, scrive su Instagram Pier Ferdinando Casini. “Nella mia mente – riprende l’ex presidente della Camera – si affollano un’infinita’ di ricordi: alcuni belli ed anche divertenti che hanno segnato la nostra amicizia, altri piu’ amari, com’e’ inevitabile nelle cose di questo mondo. Silvio e’ stato un grande della vita italiana e penso che, a questo punto, dovrebbero riconoscerlo anche i suoi oppositori: il che non significa condivisione, ma rispetto”. “Ho negli occhi l’ultima passeggiata che feci con lui nel parco della sua villa ad Arcore, dopo la riconferma del Presidente Mattarella: addio Silvio, tu sai che, nonostante i nostri contrasti, ti ho voluto bene!”, conclude Casini.