Bergamo, l’ultimo saluto a Pamela Genini: “Vittima della prepotenza, un raggio di sole nei nostri cuori”

Riposerà nel paese natale di Strozza

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Una mattina limpida e tiepida ha accompagnato ieri l’ultimo saluto a Pamela Genini, la ventinovenne uccisa a coltellate nella sua casa di Milano dal fidanzato Gianluca Soncin, che la giovane aveva deciso di lasciare. Nella chiesa di Sant’Andrea Apostolo di Strozza, gremita, parenti, amici e cittadini hanno partecipato commossi ai funerali di una ragazza solare, piena di vita, come l’hanno descritta coloro che la conoscevano.

Durante l’omelia, don Luigi Carminati, il parroco del paese, ha rivolto parole forti e profonde: “Pamela è un raggio di sole nei nostri cuori. Ma quante donne ancora vengono sfigurate dai flagelli dell’egoismo e della prepotenza di uomini capaci solo di possedere e incapaci di amare. Uomini che vedono la donna come un oggetto, un’immagine da mostrare, una merce di scambio. Signore, purifica il loro sguardo”. Un messaggio chiaro, di denuncia ma anche di speranza, contro la cultura della violenza e del possesso.

In chiesa, tra i banchi, la madre di Pamela, pallida e avvolta in uno scialle nero, stretta al suo compagno, ha ascoltato in silenzio le parole di conforto della comunità. Il rito si è concluso sulle note di “Nothing Compares 2 U” di Sinead O’Connor, brano scelto come omaggio alla sensibilità e alla dolcezza della giovane.

Commosso anche l’intervento del vicesindaco di Strozza, Alex Cuter, coetaneo di Pamela: “Non ci saremmo mai dovuti trovare in questa situazione. Riflettiamo e cerchiamo di estirpare il seme dell’odio. Strozza non ti dimenticherà mai. Ci sono due panchine nel paese: sedetevi, pensate, vogliamoci bene. Ciao Pamela”.

Le amiche, con i loro mazzi di fiori bianchi, hanno voluto ricordarla come una ragazza “piena di vita, solare e dolcissima”. Tra loro, Elisa, la migliore amica, ha parlato con voce spezzata: “Le piaceva il bianco. Ha lasciato un grande vuoto. Spero di poter parlare con la madre oggi. E vedremo cosa dirà Soncin, quali altre bugie inventerà. Ora è il tempo del dolore e della preghiera”.

Anche Nicole, un’altra amica, ha voluto lanciare un appello: “Chiedo giustizia per Pamela. Ma anche che si faccia di più per prevenire queste tragedie. Non basta punire, bisogna fermare la violenza prima che sia troppo tardi. Troppe donne vengono private della vita, del lavoro, degli affetti. Lo Stato deve fare di più”.

Pamela Genini riposa ora nel cimitero del suo paese natale, dove l’intera comunità di Strozza le ha promesso di non dimenticare mai il suo sorriso e la sua luce.

■ Prima Pagina

Ultim'ora

Altre Storie

Pubblicità

Ultim'ora nazionali

Altre Storie

Pubblicità

contenuti dei partner