Da questa mattina alle 8, il celebre ponte di barche di Bereguardo è ufficialmente chiuso al traffico. Lo stop — che riguarda auto, moto, biciclette e pedoni — durerà fino alle 8 del 21 luglio, come previsto dall’ordinanza della Provincia, che ha programmato un intervento di restyling radicale dell’intera struttura.
I lavori, partiti in mattinata, prevedono lo smontaggio completo del ponte, chiatta per chiatta, il trasferimento in officina e una serie di operazioni delicate: dalla movimentazione del materiale nell’alveo del Ticino alla manutenzione straordinaria dei barconi e degli elementi portanti. Interventi possibili solo durante il periodo di “magra invernale”, quando il livello del fiume è più basso grazie anche alle temperature rigide che trattengono le precipitazioni in forma nevosa.
La Provincia spiega che la chiusura totale è indispensabile per garantire la sicurezza dei cittadini e degli operai impegnati nel cantiere: «La sicurezza pubblica rappresenta un elemento prioritario dell’azione amministrativa».
Il presidente Giovanni Palli aveva illustrato tempi e modalità dell’intervento in un incontro pubblico al teatro comunale, sottolineando la complessità dell’operazione.
🔧 Un restyling profondo da 3,2 milioni di euro
Il progetto prevede:
Eliminazione dell’attuale assito ligneo, ormai usurato
Ripristino e rinforzo degli impalcati e delle superfici in acciaio
Posizionamento di nuove travi e di una lamiera grecata zincata
Stesura di cemento alleggerito con rivestimento resistente simile al legno
Regolarizzazione del piano di appoggio delle barche
Installazione di nuovi giunti di dilatazione
I lavori — affidati alla Isam di Roma — hanno un costo complessivo di 3,2 milioni di euro, finanziati da fondi statali (2,1 milioni), Regione Lombardia (860 mila euro) e Provincia (200 mila euro).
«Rinnovi profondi manterranno però intatta l’identità del ponte di barche, unico nel suo genere. Dispiacciono i disagi, ma avremo un’infrastruttura nuova e più sicura», aveva sottolineato Palli.
Con la chiusura del ponte per sette mesi, saranno inevitabili disagi per chi, dalla Lomellina, deve raggiungere Pavia o Milano e viceversa. La Provincia invita gli automobilisti a utilizzare i percorsi alternativi già indicati nella segnaletica lungo la viabilità ordinaria.



















