Tracciato il bilancio del primo anno di attività di “Non di solo pane”: 8.300 pasti consumati, 220 ospiti accolti e oltre 250 volontari impegnati.
MAGENTA – Il progetto “Non di solo pane. Refettorio di Comunità” ieri sera, sul sagrato della Basilica di San Martino, ha vissuto un altro momento importante in questi poco più di dodici mesi di attività. L’Amministrazione comunale, infatti, insieme ad ASM ha donato all’Associazione un furgone Citroen da utilizzare per il trasporto quotidiano degli alimenti.
A questo proposito, vale la pena ricordare l’assegno di circa 15 mila euro ‘staccato’ all’epoca dall’Amministrazione di Marco Invernizzi esattamente con questa finalità.
Domenica, accanto a don Giuseppe Marinoni, parroco della San Martino e prevosto della città di Magenta, c’erano il sindaco Invernizzi, insieme ad Aurelio Livraghi, responsabile della Caritas cittadina e tra i principali fautori di “Non di solo pane” con Beppe Viola presidente di ASM e i numerosi volontari che quotidianamente portano avanti quest’esperienza. Il cui obiettivo, appunto, è quello di non lasciare indietro nessuno. “Non posso che essere orgoglioso di essere il sindaco di questa città – ha detto Invernizzi – in cui così tante persone si mettono in gioco per aiutare chi è in difficoltà”. A riguardo, don Giuseppe dopo aver benedetto l’automezzo, ha aggiunto: “Questo progetto deve considerarsi come qualcosa di tutti. E’ un patrimonio di tutta la nostra comunità e pertanto ci dobbiamo sentire tutti ugualmente coinvolti”. “Siamo riusciti a fare davvero tanto in così pochi mesi – ha commentato Livraghi – segno che ci avevamo visto giusto”.
Ma l’impegno per sostenere chi si trova in una condizione di bisogno va avanti. “In occasione della prossima festa di San Biagio – ha ricordato don Giuseppe – presso l’istituto delle Madri Canossiane, sarà possibile ancora acquistare il dolce di San Martino, un modo concreto per sostenerci nel portare a termine il nostro nuovo traguardo, vale a dire, la realizzazione dell’ambulatorio dei poveri che sorgerà accanto al consultorio decanale”.
Fabrizio Valenti