BAREGGIO – Ore di dibattito ma alla fine, dopo l’una di notte, il Consiglio comunale di Bareggio ha dato il via e votato, con voto larghissimo, il documento proposto dalla maggioranza di Lega e centrodestra (successivamente emendato dopo il dibattito tra le forze politiche) che propone di intitolare la scuola di via Gallina a monsignor Alessandro Maggiolini, Vescovo di Como nato a Bareggio nel 1931 e morto nel 2008.
La maggioranza del sindaco Linda Colombo ha insomma tenuto botta, accogliendo peraltro alcune delle istanze emerse ieri sera nella massima assise. Discussione molto vivace, con toni concilianti e favorevoli espressi da Ermes Garavaglia, principale oppositore, e più polemici da parte del Partito Democratico.
Un primo bilancio lo stila Silvia Scurati, consigliere regionale (e comunale) della Lega e leader politico della maggioranza bareggese: “Sono anzitutto molto soddisfatta per il voto di questa notte. Monsignor Maggiolini è stato un bareggese insigne, un uomo di cultura e di Chiesa che ha scritto 80 libri e che ha animato il dibattito italiano, senza mai rinunciare alla sua Fede di uomo di Chiesa eppure sempre aperto al confronto e al dibattito. Il voto dice chiaramente che il sindaco e la maggioranza intendono rispettare l’iter di legge e quindi avviare subito una consultazione con il Consiglio di istituto della scuola, che da subito è stato informato della nostra volontà. Ripeto, è una battaglia nella quale credo e crediamo fortemente. Ci vorrà del tempo, ma siamo certi di poter garantire che il risultato sarà acquisito”, conclude la Scurati.
L’intitolazione delle scuole in Italia è regolata da una normativa che risale al 1980. Nel caso si voglia intitolare una scuola a un personaggio morto da almeno dieci anni, la legge prevede che sia il ministero dell’Istruzione ad autorizzare la scelta. L’iter è piuttosto lungo. Celebrità nazionale o locale, artista o patriota, il prescelto viene deliberato dal consiglio d’istituto della scuola, una volta sentito il collegio docenti. Poi la delibera passa al Provveditore agli Studi, che consulta Prefetto e Giunta Comunale. Se questi sono d’accordo, il Provveditore emana il decreto d’intitolazione che invierà alla scuola e al ministero, appunto per l’autorizzazione finale. Altrimenti, si rinvia la pratica al dirigente scolastico per un’ulteriore riflessione o si sostituisce il nominativo. Per vedere la scuola bareggese intitolata a monsignor Maggiolini, insomma, passeranno ancora dei mesi.