Per soddisfare le pretese degli usurai, gli imprenditori erano costretti a cedere le loro attivita’, compresi i capannoni industriali, a prezzi inferiori a quelli di mercato.
E’ uno dei risvolti dell’indagine della Procura di Pavia che ha portato a 4 misure cautelari (carcere per due, domiciliari e obbligo di firma per gli altri due) con l’accusa di avere dato vita a una “banda di estorsori-usurai” nel Vigevanese.
L’inchiesta e’ partita nel 2020 dalla denuncia del familiare di un imprenditore che ha raccontato ai carabinieri delle incalzanti richieste di restituzione di un prestito di denaro al proprio congiunto con un interesse usurario arrivato a oltre il 150%. Minacce, botte, atti intimidatori come incendi fino a costringere l’uomo a cedere sottocosto un capannone e una casa.