I pedaggi sulle arterie di competenza di Autostrade per l’Italia dal primo gennaio aumenteranno del 2%, con aggiunta di un altro 1,34% solo dal primo luglio 2023.
Lo annuncia una nota del Mita, nella quale il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini spiega che si rischiava ” un aumento che sfiorava il 5% che è stato scongiurato” e che nel nostro Paese, gli incrementi sulle tratte interessate è inferiore all’inflazione”. È confermato inoltre lo stop agli aumenti sulle Autostrade A24/A25 Roma-L’Aquila Teramo e Diramazione Torano Pescara: il Mit, si legge, sta facendo approfondimenti per una eventuale riduzione.
Sono stati scongiurati gli aumenti nella stragrande maggioranza delle società autostradali italiane, il 50% delle arterie sarà senza incrementi, e sono previsti aggiornamenti delle tariffe graduali e con tagli rispetto alle previsioni. E’ quanto stabilito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, d’intesa con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, “col risultato – si legge in una nota – che gli italiani potranno beneficiare di una situazione migliore rispetto ad altri Paesi europei”. In Spagna per undici tratte autostradali è previsto un incremento del 4% (rispetto alla richiesta media di +8,4%). In Francia è previsto invece una lievitazione media delle tariffe del 4,75% dal primo febbraio 2023, che si aggiunge al +2% del 2022. Nel nostro Paese, le arterie di competenza di Autostrade per l’Italia – spiega il Mit – rischiavano un aumento che sfiorava il 5% che è stato scongiurato: dal primo gennaio si fermerà al 2%, con aggiunta di un altro 1,34% solo dal primo luglio 2023.