Dal profondo sud all’Olimpo della musica americana
Premessa : non vi parlerò di un disco nuovo, è uscito nel 2016 ma farlo conoscere è doveroso per chi come me ama la musica del sud degli Stati Uniti, quel southern rock reso famoso a tutte le latitudini da band come i Lynyrd Skynyrd (quelli di Sweet Home Alabama) e dalla Allman Brothers Band. E’ utile soprattutto perchè il 27 settembre 2019 uscirà la loro quinta fatica discografica e vi assicuro dopo avere ascoltato i singoli usciti non vedo l’ora, promette di essere l’uscita di rock americano migliore dell’anno e non solo, ma questa è un’altra storia che spero di raccontarvi presto. Veniamo a questo disco del 2016, quarto dei Whiskey Myers, band proveniente da Palestine (Texas), un gruppo di artisti fenomenali che finalmente sta raccogliendo quanto merita e che con questo Mud ha davvero raggiunto una qualità compositiva ed esecutiva eccezionale : Cody Cannon (voce e chitarra), John Jeffers (cori e chitarra), Cody Tate (cori e chitarra), Jeff Hogg (batteria e percussioni) e Gary Brown (basso).
Già dalla copertina e dal titolo potete intuire lo spirito di questi ragazzi, profondamente legato alle proprie radici e alla propria terra e subito la partenza del disco è una mitragliata di 4 pezzi che sono già dei classici del genere. Non scherzo sono 4 capolavori. Si parte con On The River, chitarra e violino per un incipit magnifico, rock del sud mischiato al country (che da queste parti è ovunque, anche nell’aria) ma è soprattutto la voce del frontman Cody Cannon che fa la differenza, potente vera e sempre intensa. Senza dubbio uno dei migliori cantanti rock americani degli ultimi anni. Ma le chitarre non sono da meno, sporche psichedeliche, sorrette da una ritmica incalzante. Un pezzo con un groove pazzesco e siamo solo alla prima!! Si prosegue con la title track che si trascina attraverso il fango della palude, potente con il suo riff un pò cupo e la voce di Cannon che cerca di tirarci fuori dall’umidità con la sua voce e i cori incastonati alla perfezione. La terza non è da meno e il sole squarcia il cielo della palude con Lightning Bugs and Rain, si corre attraverso le campagne del Texas urlando a squarciagola, con inserti soul che abbracciano il suono del sud a tutto tondo (e che crediamo sarà lo spirito portante del disco in uscita quest’anno).
Il quartetto meraviglia si conclude con un inno alla vita del sud, delle tradizioni e dell’orgoglio : Deep Down In The South. Un pezzo di blues rock sporco e graffiante che non potrete fare a meno di cantare e ballare con loro. Uno dei pezzi southern rock migliori degli ultimi anni, questi ragazzi sanno scrivere dannatamente bene e ormai possiamo dire con certezza sono il riferimento del genere anche più dei Blackberry Smoke, non fosse altro che Cody Cannon come singer sbaraglia la concorrenza.
Non sarebbe un disco di rock del sud senza una ballata, pianoforte voce e tanto sentimento, malinconica e intensa questa è Stone, la produzione del guru del country rock americano Dave Cobb qui è al suo massimo. Cobb è un Re Mida, sotto la sua produzione troverete solo artisti e dischi eccezionali e questo lavoro non fa che confermarlo.
C’è spazio anche per una canzone dedicata al lavoro dei Navy Seals con Frogman. Pezzo scritto a quattro mani con l’ex membro dei Black Crowes, Rich Robinson. Un pezzo ruvido e intenso come le gesta degli uomini a cui è dedicata. Bellissima.
Questo stupendo disco si chiude con una ballata acustica e mandolino, di quelle che si cantano attorno ai falò nelle campagne del Texas, con sullo sfondo una bella distilleria come quelle che noi guardavamo da piccoli guardando Hazzard alla tv. Lo spirito è quello e un sorriso ci attraversa il viso.
Un lavoro che conferma i Whiskey Myers una delle band di rock americano con più talento degli ultimi 15 anni e dopo averli visti dal vivo nel loro concerto milanese di marzo non posso che dirvi che anche sul palco sono inarrivabili per tanti artisti più celebrati.
Se amate il rock, quello vero e suonato con sentimento sono la band che fa per voi, io dopo aver ascoltato il nuovo singolo Die Rockin’ uscito da poco e tratto dal disco che sia chiamerà solo Whiskey Myers, che uscirà a settembre, sono già in trepida attesa : un pezzo di southern a 360°, groove chitarre cori e tanta anima soul. L’Olimpo li avrà come inquilini a lungo. Rock on!
Buon ascolto.
Claudio Trezzani