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“ASCOLTATI DA NOI PER VOI”, di Claudio Trezzani – The Likely Culprits – “The Likely Culprits” (2019)

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La capitale della musica americana, soprattutto country ma non solo, è universalmente riconosciuta in Nashville, Tennessee, qui ci sono i migliori produttori sempre in cerca di talenti, i migliori locali per suonare e ascoltare nuovi talenti, i migliori studi di registrazione e ci sono i migliori session-musicians. Se siete da quelle parti alcuni dei migliori li potete trovare allo Station Inn celebre locale di musica dal vivo oppure in maniera più economica e senza alzarsi dal divano in questo disco, piccolo gioiello di country, oscillante fra le radici, il bluegrass e l’americana.

 

Una band di amici, nata nelle session in studio di registrazione o suonando nelle migliaia di live a cui hanno partecipato come musicisti per Willie Nelson, Jamey Johnson, Emmylou Harris, Vince Gill e potrei continuare per ore a elencare leggende della musica americana e mondiale, un super gruppo di talenti eccezionali che non poteva sfornare un disco discreto, ma ci regala una prestazione fresca, attuale, divertente e dannatamente qualitativa, se poi ci mettete che il disco è prodotto da uno dei produttori più leggendari di Nashville, Buddy Cannon, che è anche scrittore sopraffino (cercate in rete le canzoni che ha scritto vi verrà un elenco infinito di successi americani), ecco avrete un risultato incredibile.

La band dei Probabili Colpevoli (The Likely Culprits, nda) è composta da :

la figlia di Buddy, Melonie Cannon cantante magnifica, con una voce indimenticabile e presente in tantissimi dischi country come corista o seconda voce, come nel recente album di Mickey Lamantia (è la cantante preferita da studio e dal vivo di Willie Nelson e Jamey Johnson, e già questo basterebbe per certificarla a leggenda vivente) ma anche solista apprezzata, i suoi due dischi (uno del 2004 e l’altro del 2008 , oggi quasi introvabili) sono due piccole gemme ;

Ronnie Bowman, cantante country, scrittore e produttore pluri-premiato, oltre alla sua attività solista segnaliamo che ha scritto capolavori per Chris Stapleton, Lee Ann Womack, Kenny Chesney e ha prodotto l’esordio della stessa Melonie Cannon oltre che essere apparso nei dischi di John Fogerty e Loretta Lynn ;

Deanie Richardson , una delle più richieste violiniste e suonatrici di mandolino di Nashville, un vero talento che è apparsa già nei dischi di Bob Seger, Emmylou Harris, Ry Cooder e Marty Stuart per citarne alcuni, musicista dal talento cristallino ;

Brandon Bostic, talentuoso chitarrista elettrico ma all’occorrenza anche acustico e mago della dobro, anche lui presente in dischi pluri-premiati e dalle parti di Nashville è uno dei più conosciuti session-man ;

Ashby Frank, splendido cantante e magistrale suonatore di mandolino, ma anche scrittore e riconosciuto artista in ambito bluegrass ;

Garnet Imes Bowman, moglie di Ronnie ma soprattutto cantante famosissima a Nashville, tutti gli artisti la vogliono nei loro dischi e Buddy Cannon che è un mago della produzione di capolavori ha lavorato spesso con lei, la sua voce è apparsa nei dischi di Chris Stapleton, Lee Ann Womack e numerosi altri ;

ed infine Austin Ward, forse il bassista più richiesto nelle sessioni live di grandi artisti e da studio.

Come avete capito sono un all-star del country di Nashville, il meglio del meglio, ecco questi artisti si sono conosciuti lavorando per anni e anni nella capitale della musica e ora oltre ad essere grandi amici e colleghi, sono anche una band eccezionale che siamo sicuri avrà fatto e farà incendiare i locali con il suo sound, un cocktail esplosivo che non vi lascerà indifferenti se amate queste sonorità ma ve ne farà innamorare se non le conoscete.

 

Parte la prima canzone, Papa Come Quick (Jody & Chico) di Bonnie Raitt, e la voce potente ma anche sensuale di Melonie invade le casse con un fantastico honky-tonk che il violino di Deanie Richardson rende quasi perfetta, ma è tutta la band che pare una cosa sola, un monolite di country vero che si diverte a far divertire.

Tutti i pezzi andrebbero segnalati, come la stupenda Gravedigger di Dave Matthews, che Brandon Bostic suona e canta in modo magnifico, emozionante ed elegante, oppure Tennessee Blues che Garnet finalmente ha potuto registrare dopo averla cantata per anni allo Station Inn e lo fa alla grande, un lento country davvero intenso.

Un disco davvero sorprendente che ha nella copertina una piccola chicca : c’è la band che ovviamente compare fra gli imputati di un processo, c’è l’attore Ron White a fare l’avvocato, il produttore Buddy Cannon è l’ufficiale giudiziario a sinistra ma soprattutto vediamo la folta chioma di spalle del giudice Jamey Johnson, che non è potuto mancare nel disco della sua band preferita con i suoi session-artists preferiti e registrato sotto la sua casa discografica ( Big Gassed Records assieme alla Euphony Records).

Purtroppo dalle nostre parti lo potete trovare solo grazie ai servizi digitali, essendo un disco abbastanza unico nel suo genere e molto americano, ma lasciatevi consigliare e andate sul sicuro, varrà sicuramente la spesa, peccato non essere dalle parti dello Station Inn, dove finita questa maledetta emergenza che ha toccato tantissimo anche il mondo dei circuiti live e indipendenti di Nashville, sicuramente questa band farà ancora fuoco e fiamme e ascoltando questo disco vi immaginerete sfrecciare in stivali e capello da cowboy sulle assi di legno che odorano di whiskey e fumo, a ballare senza sosta, divertimento assicurato.

 

 

 

 

 

 

Buon ascolto,

Claudio Trezzani

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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