La squadra mobile della questura di Monza e della Brianza, al termine dell’operazione denominata ‘Fast and Weapons’ coordinata dalla Procura della Repubblica di Monza, ha arrestato, due fratelli, T.A, di 37 anni e T.J. di 26 anni entrambi residenti a Lissone, per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione di armi clandestine, ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale, incendio doloso.
LISSONE – L’indagine è nata dall’arresto il 21 dicembre 2020 di S.D., 35enne residente a Lissone, colto in flagranza del reato di detenzione di una pistola semiautomatica Beretta calibro 22, completa di caricatore e munizionamento, risultata provento di furto, e di una pistola mitragliatrice di fabbricazione serba Zastava, da considerarsi arma da guerra. In realtà le armi in questione erano state appena sottratte a T.A. che le deteneva in un box di Lissone.
La conseguente attività investigativa ha consentito di acclarare che quest’ultimo era anche attivo nell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti, cocaina, hashish e marijuana, sia in prima persona, sia per il tramite di un complice, poi sparito. L’attività di spaccio di sostanze stupefacenti era condotta anche con modalità oltremodo violente: due episodi di resistenza a pubblico ufficiale in occasione di due fughe rocambolesche da altrettante pattuglie della compagnia carabinieri di Desio; numerosi episodi di estorsione in danno di clienti di droga per recuperare il denaro di pregresse cessioni, fino all’incendio dell’abitazione di uno di essi, reo di non aver saldato il suo debito di droga; le continue violenze e minacce al suo complice che per suo conto spacciava in un’auto parcheggiata in strada, all’interno della quale era anche costretto a vivere con il cane di T.A.