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Arluno, vivace dibattito in Consiglio sul post contro Elly Schlein

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ARLUNO – Il suo nome è finito sulla ribalta nazionale. Arluno, però, questa volta, ne avrebbe fatto volentieri a meno. La causa di quest’attenzione è infatti un post condiviso sul suo profilo Facebook dalla consigliera comunale della Lega Nella Maria Corrado in cui si esprimono apprezzamenti pesanti sulla persona del neo segretario del Pd Elly Schlein.

Di quest’ultima è stata infatti sottolineata l’inadeguatezza perché “ebrea, askhenazita e bisessuale”. Considerazioni che hanno indotto la lista di opposizione “Cambiamo Arluno” a presentare un’interrogazione, poi trasformata in mozione per motivi di Regolamento, in consiglio comunale per formulare due richieste: la prima, Corrado chieda scusa per questa condivisione, la seconda, il consiglio censuri in modo compatto quest’episodio. “si chiede al consiglio comunale- ha chiesto Alfio Colombo insieme con l’altra rappresentante del gruppo Elisabetta Fusar Poli- di condannare le parole espresse dalla consigliera Corrado su Facebook dove si dice che Elly Schlein sarebbe inadeguata a ricoprire il suo incarico perché ebrea, askhenazita e bisessuale; ci sembrano considerazioni di carattere razziale che ci fanno chiedere anche se chi le ha scritte sia adeguato a ricoprire il ruolo di consigliere, sono parole gravi perchè si può attaccare una persona, in questo caso Schlein, sul piano delle sue idee politiche e dei contenuti ma non sulla sua persona per un aspetto religioso”. Corrado, dal canto suo, ha respinto le accuse: “qui siamo in un’aula di consiglio comunale e non di tribunale – ha detto- la mia storia personale testimonia come io non abbia mai avuto nè abbia assolutamente mai avuto pensieri razzisti o omofobi, tanto è vero che ho un amico di orientamento omosessuale e due amiche che sono insieme tra loro, io ho scritto soltanto “il partito dei lavoratori ha scelto il suo segretario” intendendo che una persona di condizione privilegiata, facoltosa non mi sembra adeguata a ricoprire l’incarico di segretario di un partito che si propone di tutelare i lavoratori: ho richiesto un incontro al gruppo dei “Giovani Ebrei in Italia” per chiarire il tutto ma non mi è stato concesso, non accetto che mi si accusi per parole che non ho scritto perché di quel post io ho scritto solo la frase sui lavoratori e per il resto non ho scritto nulla”.

PARLA IL SINDACO
Argomentazioni che non hanno persuaso il resto del consiglio comunale che ha intonato un concetto chiaro: se non le condivideva, perché riportarle allora su Facebook? “Come cittadino – ha replicato Colombo – sono davvero amareggiato perché considerazioni del genere sono inaccettabili e dire che girava e lo si è messo è semmai un’aggravante”. Condanna è stata espressa anche dal sindaco Moreno Agolli: “sono anni che faccio particolare attenzione a quanto scrivo sui social – spiega – e ciò proprio in relazione al ruolo che ricopro , prendo atto della dissociazione della consigliera Corrado rispetto a quanto emerge da quel post ma, se non lo condivideva, non avrebbe dovuto ripubblicarlo, ci ha detto di essere distante da quanto vi è espresso ma da quanto poi ha scritto ciò non traspare, anch’io quindi esprimo la mia più ferma condanna dell’accaduto”.

Cristiano Comelli

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