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Arluno, stasera Alfio Colombo si presenta. Prima ‘stilettata’ ad Agolli

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

ARLUNO – Un ulteriore passo in avanti per la campagna elettorale di Alfio Colombo.

Questa sera, martedì 16, è difatti in programma il primo evento pubblico della lista civica “Cambiamo Arluno”, con presentazione del progetto da parte del candidato Sindaco Alfio Colombo e del gruppo. Appuntamento all’Osteria del Gallo, in piazza del Popolo, ore 21.

Da settimane, ormai, la pagina Facebook di ‘Cambiamo Arluno’ è un cantiere di elaborazione programmatica, di incontri e soprattutto di video realizzati in modo decisamente professionale (sotto, la presentazione della lista).

 

Intanto arriva la prima ‘stilettata’ di Alfio Colombo nei confronti del suo ex alleato Moreno Agolli, il primo cittadino uscente che sfiderà il 26 maggio 2019, in relazione all’insediamento del nuovo parroco.

“Non pensavo si arrivasse ad utilizzare per fini politici la religione e la cerimonia di insediamento (giustissima e infatti molto partecipata) di don Giacinto, che andrebbe invece rispettato da tutti nella sua autonomia e non usato come volano di una candidatura”, ha scritto Colombo su Facebook.

“Da tempo si sapeva che l’attuale sindaco si sarebbe ricandidato ma – come lui diceva in giro – che lo avrebbe reso pubblico a tempo debito. 
Ho ritenuto, per correttezza verso l’avversario, di non sfruttare questa informazione.

Ma guarda caso, le COINCIDENZE. Il momento opportuno, secondo Moreno Agolli, è quello della settimana in cui i GIORNALI raccontano la festa per don Giacinto. Viene da pensare che anche la sua partecipazione alla cerimonia per don Giacinto sia strumentale, non un sincero benvenuto a una persona così importante per la comunità.

Il solo fatto di provare a identificarsi come una sorta di candidato della parrocchia, oltre a non portare il minimo rispetto per un’istituzione fondamentale e autonoma, dà l’idea di un sindaco che ragiona in termini di gruppi di persone, non di un’unica comunità arlunese. E questo è un grave errore, perché un’operazione del genere strumentalizza e divide, non unisce.

In sostanza, mi auguro per il proseguo della campagna elettorale, che si segua quanto sta scritto: “Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio” (Vangelo di Matteo, 22, 21).

La differenza di stile si vede in queste piccole cose”.

E siamo solo agli inizi. To be continued..

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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