ARLUNO – Tutto sembrava procedere in moto rettilineo. Sulla strada dell’aggiudicazione del progetto di realizzazione del centro culturale di Arluno , però, a un passo dal completamento dell’iter, si è insinuato un masso pesante.
Due dei membri della commissione aggiudicatrice , infatti, sono incappati in vicende giudiziarie. Uno di essi, peraltro, ne era il presidente. Il cammino si è quindi al momento fermato. E dai banchi dell’opposizione spuntano riserve e una domanda: ora che succede? Ad accendere i riflettori per primo è l’esponente di “Cambiano Arluno” Alfio Colombo: “dall’inizio abbiamo detto che il cronoprogramma da voi proposto era a tappe forzate- ha spiegato – oggi la situazione si è aggravata con quest’incidente di percorso e rischiate di dovere chiudere il mandato o con il progetto appena iniziato oppure addirittura con la struttura non realizzata e non è a nostro avviso una bella cosa, se non volete rinunciare all’opera, che non condividiamo, strutturate il percorso poi fermatevi e aprite un confronto”. La giunta, dal canto suo, ha interpellato sia l’Autorità anticorruzione, da cui però non ha ancora ricevuto risposta, sia un legale per capire come muoversi. Assolutamente non convinta del progetto si è confermata l’esponente della Lega Nella Maria Corrado: “non abbiamo mai condiviso nè il progetto nè la sua ubicazione – ha ribadito – rischiate di arrivare a fine mandato senza avere realizzato il progetto”. Altrettanto chiara la replica del primo cittadino: “noi confermiamo la scelta di questo progetto, con la società aggiudicataria del progetto (le proposte pervenute sono cinque, ndr) si valuterà eventualmente una revisione del cronoprogramma”. La risposta del legale, ha sottolineato l’assessore Tiberti, dovrebbe arrivare per fine luglio.
Cristiano Comelli