Approvato il Piano strategico 2025-2027 della Città metropolitana di Milano

Giovedì 29 maggio, via libera definitivo del Consiglio dopo il passaggio in Conferenza metropolitana

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E’ stato approvato, nel Consiglio di giovedì 29 maggio, il Piano strategico della Città metropolitana di Milano per il triennio 2025-2027 – Prospettive metropolitane (PSTTM).
Il documento, considerato l’atto fondamentale di indirizzo dell’azione dell’ente di area vasta, è stato deliberato in via definitiva dopo il passaggio con i Comuni della Conferenza metropolitana e dopo aver accolto le istanze dei territori e del Forum metropolitano.
La visione di sviluppo metropolitano che il Piano propone è improntata al Green New Deal e a una strategia di sviluppo inclusiva, con particolare riferimento alla diminuzione dei divari territoriali a scala metropolitana.

Sostenibilità, connettività, prossimità, inclusione e attrattività sono i cinque pilastri su cui si basa la visione strategica dell’ente, che declina i suoi obiettivi sulle sei missioni già previste dal Piano Nazionale di Ripresa e resilienza: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica; infrastrutture per la mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; salute.
Tanti gli obiettivi prefissati, che l’ente di area vasta punta a raggiungere sia attraverso la propria attività, sia coinvolgendo Comuni e corpi intermedi e che ha voluto organizzare in una sorta di Agenda strategica, a sua volta organizzata in dieci filoni di lavoro prioritari (Driver), che selezionano e combinano gli obiettivi strategici, innestandoli su piani e progetti in movimento o di nuova generazione.

Dal Campus metropolitano smart, per lo sviluppo di servizi digitali innovativi nei Comuni dell’area metropolitana, alla Politiche verdi e blu, per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente, passando per la Sustain-ability, intesa come promozione della transizione ecologica e dello sviluppo sostenibile.
E, ancora, il metabolismo circolare metropolitano, per il governo della filiera dei rifiuti e la gestione integrata del ciclo delle acque, il diritto alla mobilità, per un territorio interconnesso e multimediale, e il governo degli spazi della produzione e della logistica.
Le scuole (di proprietà della Città metropolitana, quindi secondarie di secondo grado) diventano avamposti di comunità per favorire l’inclusione sociale attraverso la riqualificazione degli edifici esistenti e la loro apertura alla comunità.

Il lavoro, inteso come promozione dei servizi all’occupazione e della formazione, è un driver chiave. Rigenerazione urbana, col recupero di edifici e spazi degradati, e Sistema salute territorio, per favorire l’integrazione tra i servizi sanitari di prossimità ed i servizi sociali, completano il quadro.

Uno sguardo chiaro al futuro dell’area metropolitana, che fa leva su una crescita che non lascia indietro nessuno:

“Con soddisfazione abbiamo approvato questo documento strategico triennale, previsto dallo Statuto e fondamentale per guidare la nostra azione di ente di area vasta in concertazione con tutti i Comuni dell’area metropolitana – commenta il vicesindaco della Città metropolitana di Milano, Francesco Vassallo – Sui cinque pilastri del Piano strategico triennale andremo a modulare la nostra attività e la nostra programmazione quotidiane, consapevoli della grande sfida che ci attende: guidare il territorio in una crescita sostenibile ed inclusiva, nonostante le grandi difficoltà quotidiane che affronta un ente come il nostro, comunque capace di raggiungere importanti obiettivi e fare regia a livello metropolitano”.

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