È partita ufficialmente la nuova missione del Corpo Volontari del Parco del Ticino nell’ambito del progetto “Gemellaggi Antincendio Boschivo 2025”, promosso e coordinato dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile in collaborazione con Regione Lombardia e le organizzazioni di volontariato attive sul territorio.
Anche per questa estate i volontari AIB del Parco sono impegnati in Sardegna, regione notoriamente colpita ogni anno da incendi di vaste proporzioni, in particolare durante i mesi estivi. La base logistica individuata per il contingente del Corpo Volontari del Parco del Ticino si trova nel comune di Sant’Andrea Frius, un punto strategico per il presidio del territorio e il coordinamento delle operazioni.
Il contingente del Parco, articolato in nove turni settimanali consecutivi fino al 16 agosto, è composto da otto volontari per turno, di cui 1 Capomissione con e Operatori con qualifiche di DOS, Capisquadra e Operatori con esperienza e specializzazione nel contrasto agli incendi boschivi e anche una parte di nuovi Operatori AIB per aumentare la loro professionalità. Un impegno imponente, che si estende per oltre due mesi e testimonia, ancora una volta, la capacità operativa, l’affidabilità e la prontezza organizzativa della struttura AIB del Parco del Ticino.
Il Presidente del Parco del Ticino, Ismaele Rognoni, ha voluto esprimere un ringraziamento particolare a tutti i volontari coinvolti:
“Il Corpo Volontari AIB del Parco del Ticino si conferma ormai una realtà di assoluto rilievo e prestigio, sempre più riconosciuta a livello nazionale. Il loro livello di preparazione, la capacità di adattarsi a contesti ambientali diversi e il forte senso del dovere che li anima fanno di loro un punto di riferimento, non solo per il nostro territorio, ma per l’intero sistema di protezione ambientale italiano. A nome dell’intera Comunità del Parco- e mio personale- desidero ringraziare le donne e gli uomini che indosseranno la divisa del Parco per lo straordinario impegno che dimostreranno anche in questa nuova missione. Sono la dimostrazione vivente di quanto il volontariato, se ben formato e organizzato, possa incidere concretamente nella difesa del nostro patrimonio naturale e boschivo.”
“Questi gemellaggi rappresentano una grande dimostrazione di solidarietà tra Regioni e sono pensati per rafforzare le strutture operative locali, spesso sottoposte a pressioni estreme durante l’estate” – aggiunge Alessandro Todaro, Responsabile della Protezione Civile del Parco del Ticino. “Al tempo stesso, offrono un’occasione preziosa di confronto e scambio tra volontari provenienti da territori diversi, ciascuno con la propria esperienza e con modalità operative specifiche. È proprio da questo confronto che nasce una crescita autentica, sia a livello professionale che umano.”
Durante la missione, i volontari del Parco saranno impegnati in attività di vigilanza preventiva e di intervento diretto in caso di incendi, operando in stretta sinergia con il sistema AIB della Regione Sardegna, le strutture locali della Protezione Civile e i Corpi forestali regionali.
Le operazioni sul campo saranno supportate da mezzi dedicati: due pick-up antincendio dotati delle attrezzature necessarie per affrontare anche i terreni più impervi e un mezzo logistico per il trasporto, il rifornimento e il coordinamento operativo. Ogni intervento sarà gestito con il massimo livello di sicurezza e con l’adozione delle più recenti tecniche di contenimento e spegnimento degli incendi.
Come già accaduto nelle edizioni precedenti, anche quest’anno il Parco prevede momenti di debriefing e raccolta di feedback a fine missione, per valorizzare l’esperienza sul campo e migliorare continuamente il proprio approccio operativo.
Il Parco del Ticino rinnova così il proprio ruolo attivo nella tutela dell’ambiente, anche oltre i confini amministrativi del proprio territorio. Un’azione concreta e solidale, che si fonda sull’impegno dei volontari, sul coordinamento delle istituzioni e su un modello organizzativo efficiente e replicabile, capace di rispondere in maniera tempestiva ed efficace alle emergenze ambientali più critiche.