BUSCATE-ALTOMILANESE – Finalmente il ‘nostro’ scrittore è approdato su Wikipedia, grazie all’impegno profuso da Francesca Pagnutti che ha modellato la sua storia in forma enciclopedica, proprio come esige l’enciclopedia online, libera e mondiale (disponibile in 300 lingue).
Una pubblicazione importante necessaria per allargare il campo della conoscenza del ‘nostro’ scrittore. E qui l’aggettivo possessivo rimarca quanto Lodi ha saputo scavare nel mondo impalpabile della vita e nella memoria delle genti del Ticino.
Ci dice l’ex assessore alla cultura di Buscate: “Wikipedia ha regole molto rigide e complicate ed è gestita da un gruppo di amministratori che aprono una discussione su quanto viene pubblicato e decidono, in base ai vari criteri, se una voce è o meno enciclopedica, per cui possono far modificare il testo o addirittura cancellare tutto”.
Angelo Lodi è il primo buscatese contemporaneo pubblicato su Wikipedia preceduto solo da personaggi d’antan come Gaspare Ordono de Rosales e dal senatore Mario Abbiate.
E’ stato anche il primo a scrivere e ad ambientare i suoi racconti nei paesi della riva sinistra del Ticino e a far conoscere al pubblico il fascino di queste terre e il carattere dei suoi abitanti. La sua opera, i suoi libri andrebbero letti nelle scuole, pubblicizzati nelle biblioteche perché lì c’è la carta d’identità dei nostri paesi, la ‘memoria’ che rappresenta la radice di una comunità.
I TOPINAMBUR. Anche quest’anno gli ultimi bagliori dell’estate del ‘coronavirus’ hanno inondato i Topinambur del giardino del dottor Lodi. Loro ci sono ancora. Lui no. Sono fiori rustici, margherite dei fossi, che piacevano tanto al nostro scrittore che li ha citati in tanti suoi libri per la bellezza imberbe, esuberante, che trasmettono nelle poche settimane di vita – sufficienti per farsi accarezzare i petali – per poi rinascere, come la fenice, giusto un anno dopo, nello stesso luogo, con la stessa virilità, gli stessi colori gialli. Un ‘fenomeno’ che non corrisponde alla vita degli uomini, i quali possono essere ricordati solo con la memoria di chi li ha conosciuti. Come abbiamo fatto noi.