Angela Taccia, legale di Andrea Sempio, il 37enne indagato nella nuova inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi, ha denunciato di essere stata vittima di gravi minacce di morte. L’avvocatessa, da mesi impegnata nella difesa di Sempio nell’ambito della delicata e controversa riapertura del caso di Garlasco, ha reso noto di aver ricevuto due email intimidatorie dal contenuto particolarmente violento e disturbante.
È stata la stessa Taccia a sporgere denuncia presso la stazione dei carabinieri di Abbiategrasso, dove ha riportato con precisione i dettagli dei messaggi minatori
L’autore anonimo delle minacce accusa apertamente Sempio dell’omicidio di Chiara Poggi, e si dice intenzionato a vendicarsi, prendendo di mira sia lui che la sua legale.
“Ho ricevuto minacce allucinanti, che non possono essere sottovalutate”, ha dichiarato Angela Taccia. “Ma allo stesso tempo ho ricevuto anche molte mail bellissime, messaggi di vicinanza, incoraggiamento e rispetto da parte di persone che comprendono la complessità del mio ruolo e che credono nel valore della difesa legale come garanzia di ogni Stato di diritto.”
La vicenda riaccende i riflettori su un’indagine che da oltre vent’anni divide l’opinione pubblica, alimentando tensioni e polemiche. La nuova iscrizione di Sempio nel registro degli indagati da parte della Procura di Pavia ha riaperto ferite mai del tutto rimarginate, sia per la famiglia della vittima che per chi, come la legale Taccia, è coinvolto a vario titolo nel procedimento.
La Procura ha aperto un fascicolo anche in relazione alle minacce ricevute dall’avvocata, che ora si trova al centro di un’esposizione mediatica e personale tanto delicata quanto pericolosa. Al momento, non è noto se siano già stati avviati accertamenti tecnici per risalire all’identità del mittente delle mail.
“Spero – ha concluso Taccia – che la giustizia possa fare il suo corso con serenità, senza cedere a pressioni, intimidazioni o pregiudizi. Ogni persona ha diritto a una difesa, e ogni professionista che svolge il proprio compito con coscienza dovrebbe poterlo fare in sicurezza e nel rispetto della legalità.”