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Dall'archivio:

(Anche) Magenta dimostra che Silvio Berlusconi è sempre il vero fuoriclasse della comunicazione politica. Ti amo, Silvio

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A quasi 81 anni, il leader di Forza Italia si conferma il più grande fuoriclasse della comunicazione politica mai esistito nella nostra Nazione

 

“Quando dissi ai miei collaboratori che volevo costruire una nuova Milano, si misero a ridere.

Quando dissi che volevo lanciare una televisione privata per fare concorrenza alla Rai, l’avvocato Agnelli si mise a ridere.

Quando dissi che volevo comprare il Milan e farne la più grande squadra di calcio d’Europa e del mondo, Gianpiero Boniperti si mise a ridere.

Adesso, se le dico che voglio creare un partito e andare al Governo, la prego Professore; non si metta a ridere”.

(Conversazione tra Silvio Berlusconi e Antonio Martino, Arcore, 1993)

Quindi sarebbe  bollito, superato, vecchio e bolso. Anticaglia. Peccato che, anche a Magenta, quelli che lo criticano valgano neppure un’unghia del suo smisurato, arruffato, spesso confuso talento.

Silvio Berlusconi fa i miracoli, anche a Magenta. Registra un video messaggio di sostegno a Chiara Calati, mercoledì mattina, e nel pomeriggio fa boom di visualizzazioni.

A seguire tutti gli altri: Giuliano Pisapia, Giorgia Meloni e ieri sera Matteo Salvini. Il centrosinistra, nel tentativo di rintuzzare, diffonde una campagna ‘Io voto Marco’ su Facebook.

Tentativi, lodevoli, di emulare il Genio. Certo, meno fresco e brillante della discesa in campo del 1994 (‘L’Italia è il paese che amo, magnifico incipit..), ma sempre battistrada, iconoclasta, imprevedibile. Un modello che molti criticano, altri adulano, certi sbeffeggiano magari dopo aver scaldato per decenni qualche sedia negli uffici postali o di qualche burocrazia italiana. 

Ma nessuno lo ignora, ecco la sua forza. Tanto che ieri sera persino l’ex comunista Felice Sgarella lo applaudiva a scena aperta, al dibattito tra i candidati sindaci in sala consiliare.

Figuratevi che (ennesima) impresa ha realizzato, Silvio Berlusconi..

Silvio davanti, indietro tutti quanti. Anche a Magenta.

Il più grande comunicatore politico italiano di sempre. Punto e stop.

Il più grande seduttore e narratore di ‘cose politiche’, l’uomo che è passato dall’edotto, incantevole ma incomprensibile fraseggio alla Aldo Moro alla comunicazione diretta con l’elettore, senza filtri e mediazioni.

Il più grande cantore della joie de vivre, che stava  molto meglio tra Umberto Smaila e Jerry Calà ma ha dovuto sorbirsi come ministro Domenico Comino. Figurarsi..

Je t’aime, notre President. 

Fabrizio Provera

 

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