“Giovedì, durante le Audizioni in Senato sulla Manovra di Bilancio 2026, ho avuto l’occasione di confrontarmi con il Presidente del CNEL, Prof. Renato Brunetta. Mi conforta constatare come il raggiungimento della stabilità economica del Paese, conseguito grazie all’azione del nostro Governo e al rientro sotto la soglia del 3% del deficit, sia pienamente riconosciuto come elemento qualificante di questa manovra.
Un risultato concreto che porterà benefici a banche, imprese e, soprattutto, famiglie.
Nel mio intervento ho inoltre sottolineato – in piena convergenza con le considerazioni del Presidente Brunetta – come, grazie all’uscita dell’Italia dalla procedura d’infrazione, potremo avvalerci della NEC (National Escape Clause), la clausola di salvaguardia nazionale prevista a livello UE.
Questo strumento ci consentirà di preservare le risorse destinate alla spesa socio-sanitaria, una voce fondamentale per il benessere dei cittadini e su cui il Governo continua a investire con convinzione.
I 12 miliardi di euro previsti in manovra per le spese militari, in quanto Paese membro della NATO, non andranno a gravare su settori strategici come la sanità e il welfare”.
E’ quanto riportato attraverso i suoi canali social dal Senatore dell’est Ticino Massimo Garavaglia, Presidente della Commissione Finanze e Tesoro a Palazzo Madama. In questi giorni sono in corso le audizioni sulla Manovra di bilancio 2026.
Certamente interessante il confronto andato in scena l’altro giorno tra l’esponente del Carroccio, già Ministro del Turismo e Vice Ministro dell’Economia, con il Professor Renato Brunetta, oggi alla guida del CNEL.
Garavaglia e Brunetta hanno trovato piena convergenza su diversi punti della Manovra a cominciare, appunto, dallo storico risultato raggiunto dall’Italia: l’esser scesi sotto la soglia del 3% del deficit.






















