ANAM16, attenzione sulla qualità dell’aria indoor

Bene in Lombardia, ma si può fare di più. Al convegno ANAM16 i dati dell’Osservatorio sulla Qualità dell’Aria Indoor delle Università Milano-Bicocca e Bocconi.

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Sul piano normativo in tema di qualità dell’aria, la Regione Lombardia è all’avanguardia ma “è necessario un quadro più aggiornato e più efficace, elemento fondamentale per garantire standard elevati nella gestione degli impianti aeraulici”, ha affermato la dott.ssa Romana Dell’Erba, Consigliera in Regione Lombardia e membro della Commissione d’inchiesta salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Ad ANAM16, AIISA NADCA Annual Meeting, che si è tenuto a Bologna il 29 ottobre, all’UNA Hotel, si è parlato di salute pubblica, luoghi di lavoro e qualità dell’aria, alla luce dei dati dell’Osservatorio sulla Qualità dell’Aria Indoor delle Università Milano-Bicocca e dell’Università Bocconi e della proposta avviata su una nuova regolamentazione dell’igiene degli impianti di trattamento dell’aria negli ambienti indoor, su base regionale e nazionale. “Questo contribuisce in modo significativo alla tutela della salute pubblica”, ha aggiunto la consigliera, che ha ricordato anche la necessità “di definire procedure chiare e verificabili, facilmente implementabili dalle strutture interessate e monitorabili dalle autorità competenti, senza oneri burocratici”.

Il convegno si è tenuto a pochi giorni di distanza dalla presentazione di una proposta di legge per la qualità dell’aria indoor, promossa dal Vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio nella Sala Caduti di Nassirya alla Camera del Senato. “Forte di questo nuovo slancio, il convegno ANAM16 ha contribuito a dare un apporto valoriale al settore e al mondo istituzionale dell’igiene aeraulica correttamente eseguita, nel contesto post-Covid caratterizzato da un’attenzione più specifica alla qualità dell’aria che respiriamo all’interno degli edifici, in cui trascorriamo il 90% del nostro tempo”, ha affermato Gregorio Mangano, Presidente AIISA (Associazione Italiana Igienisti Sistemi Aeraulici) e organizzatore dell’incontro annuale. La salute pubblica prima di tutto.

Nell’edizione 2025 si sono dunque affrontate le novità normative anche grazie al prezioso contributo di Andrea Casa, presidente emerito AIISA, oltre che presidente e fondatore di Alisea, azienda pavese leader del settore, e massimo esperto italiano in materia d’igiene aeraulica. Casa ha analizzato le differenze della normativa europea con quella italiana e fatto il punto sulla responsabilità di epidemia con la sentenza n. 27515 del 10 aprile 2025 pronunciata dalle Sezioni Unite Penali, che si è pronunciata su una questione di diritto ben specifica, ovvero “se il delitto di epidemia colposa possa essere integrato anche da una condotta omissiva”.

E i costi sociali relativi alla qualità dell’aria indoor sono decisamente alti. La Prof.ssa Susanna Dorigoni, Responsabile Osservatorio sulla Qualità dell’Aria Indoor Università Bocconi e Università Bicocca, ha presentato i risultati di uno studio condotto dalle due università: “La stima del costo sociale per anno di vita in salute perso, per mortalità prematura o per disabilità sopravvenuta per la qualità dell’aria indoor bassa o dannosa, è di circa circa 200.000 €. L’analisi si è concentrata in particolare sull’aria respirata nelle scuole primarie e secondarie di primo grado e sugli ospedali. Costi sociali che nel complesso rappresentano una percentuale compresa tra il 2,4 e il 5,2% del nostro prodotto interno lordo nazionale.”. Alla ricerca ha collaborato anche AIISA.

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