MAGENTA – Un semestre per capire come funziona la macchina comunale, un semestre per costruirsi una propria squadra – il che significa non solo quella di Giunta, vedi il ritorno a furor di popolo della dottoressa Diana Naverio – sei mesi per mettere le mani nei progetti della passata amministrazione e tracciare lo ‘stato dell’arte’ e tracciare il percorso futuro. Per l’Amministrazione di Chiara Calati il 2018 dovrà essere l’anno della svolta. Troppo pochi sei mesi – per di più con di mezzo l’estate – per poter iniziare ad incidere sulla vita della città. Ma abbastanza per capire priorità della propria azione amministrativa. Quindi, per usare una slogan adesso ‘fuori i secondi’. Già, perché adesso si fa sul serio. Nei prossimi giorni Ticino Notizie intervisterà il Sindaco per chiederle l’agenda di questo 2018.
Da vecchi ‘cronisti di paese’ sappiamo bene che il piatto piange per ogni ente locale.
Perciò chi propina ‘balle elettorali’ del tipo ‘faremo di qua, faremo di là’ propina, appunto delle balle, mentendo sapendo di mentire. Per cui molto meglio dire abbiamo ‘X’ in cassa e intendiamo fare ‘A’, ‘B’ e ‘C’…. E’ quanto ci auguriamo, appunto, sentirci dire dal nostro Primo cittadino.
Con due temi, a nostro modesto avviso, di assoluta rilevanza in evidenza: quello della Sicurezza e quello non meno importante del futuro dell’ex due grandi aree dismesse, ossia, la Saffa e la Novaceta. Sul primo argomento il vice Sindaco e Assessore alla partita Simone Gelli, da tempo ci ha messo la faccia, annunciando importanti ma significativi cambiamenti a partire dal nuovo anno. Il vice Sindaco leghista dopo aver lavorato sotto traccia ed essersi preso anche qualche critica, perché la questione microcriminalità non pare essersi certo risolta in questi mesi, ora, intende rispondere anche mediante soluzioni strutturali al problema. Delicata e strategica per lo sviluppo di Magenta e del territorio la partita che si gioca sui tavoli dell’ex Saffa e dell’ex Novaceta. Il Sindaco dopo questi primi mesi di ‘studio delle carte’ – avendo tra l’altro in capo la delega alla Programmazione del Territorio – dovrà iniziare a dire cosa intende farci concretamente.