Alzheimer. “Liberare la vita è possibile” attraverso umanità e prevenzione

Alla Casa Famiglia di Arconate, un pomeriggio emozionante dedicato all'Alzheimer in cui porre l'accento sulla centralità della Persona nonostante la malattia.

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La Casa Famiglia di Arconate di Opera Pia Castiglioni in collaborazione con Fondazione Mantovani e Gruppo Sodalitas ha voluto organizzare in occasione della XXXI esima Giornata Alzheimer una pomeriggio davvero speciale dove accanto ai contributi più di natura scientifica si sono accostati momenti toccanti in cui è stato esaltato il valore della vicinanza alla persona affetta da demenza, come autentico valore aggiunto rispetto ad un modello di cura capace di puntare al suo ‘ben – essere’ psico fisico nonostante la malattia.

“Le RSA sono luoghi privilegiati di cura che possono fare anche cultura della salute sul territorio, in un dialogo proficuo con le comunità. Questo – ha sottolineato Lucrezia Mantovani, referente per i Progetti Alzheimer- per condividere insieme strategie e narrazioni condivise sulle modalità più opportune per sostenere il benessere degli anziani e delle persone affette da demenza”.

Durante i saluti istituzionali, il Presidente di Fondazione Mantovani e Opera Pia Castiglioni Paolo Grazioli, il Sindaco di Arconate Sen Mario Mantovani, Parlamentare Europeo, così come l’Assessore ai Servizi Sociali Cristina Torno hanno posto l’accento sull’importanza che esista questa “rete sul territorio” a sostegno di persone affette da questa patologia così invalidante.

In particolare, il Senatore Mantovani ha ripercorso l’ansia e le preoccupazioni dei familiari. Perché l’Alzheimer è anche detta ‘la malattia dell’oblio’. “Chissà come starà oggi ? Chissà se mi riconoscerà?”.

Interrogativi, dubbi frequenti, autentici patemi, che si propongono nel quotidiano di chi ha un proprio caro in queste condizioni.

Il Dottor Matteo Soccio Direttore Sanitario si è soffermato sul tema ‘Le RSA, luoghi di cura’. Ha trasmesso con le sue parole – al pubblico numeroso presente nel Salone della RSA di Piazza Falcone Borsellino – la gestione della persona affetta da questo disturbo neuro cognitivo progressivo.

Il Dottor Soccio ha evidenziato a lungo la centralità del valore delle “terapie non farmacologiche” ma anche sull’esigenza di fare in modo che il malato si ritagli sempre una sua ‘routine’.

“Partendo anche dalle piccole cose – ha osservato – è essenziale che questi mantenga una propria autonomia fin dove è possibile”.

Letizia Rovati Fisioterapista ha parlato della vita all’interno dei Nuclei Protetti. Di quanto sia importante iniziare col piede giusto la giornata.

“A volte – ha ricordato portando la sua esperienza quotidiana – basta davvero poco per cambiare gli schemi. Anche prendere sotto braccio un malato portarlo a fare una piccola passeggiata può fare una grande differenza e cambiare il tutto in positivo”.

Centrale il ‘focus’ con la Dott.ssa Carla Pettenati Geriatra, specializzata in Neurologia e cura delle demenze. Sicuramente in questo momento uno dei pareri più autorevoli in materia nel nostro Paese rispetto all’Alzheimer.

“Lotta alla demenza e buona salute mentale: quali armi abbiamo?”.

Intorno a questi temi si è sviluppato l’intervento della dott.ssa Pettenati. Che da un lato, ha messo in evidenza i diversi fattori di rischio, ma anche portato ‘buone notizie’ sui progressi della ricerca e, più in generale, come proprio attorno all’Alzheimer, siano concentrati moltissimi studi. Che, verosimilmente, avranno bisogno ancora di qualche anno per esser validati.

Ciò detto, l’impegno del mondo scientifico è massimo. Intanto, già attraverso la prevenzione e i cosiddetti ‘corretti stili di vita’ si può fare molto.

Infine, un consiglio assai prezioso avvalorato peraltro da diversi studi: i benefici della meditazione rispetto al declino cognitivo. Infatti, è ormai un dato acquisito che alla meditazione è associata un’aumentata liberazione di beta-endorfine e una inibizione dell’acido gamma-amino-butirrico (GABA) cui consegue l’effetto di migliorare memoria e apprendimento e di suscitare euforia ed emozioni positive.
Dunque, meditare fa bene al nostro umore ma più in generale al nostro ben-essere psico fisico. Un’arma in più che abbiamo a disposizione nel contrastare anche i tanti fattori di stress che caratterizzano la vita quotidiana.

Al termine del confronto è stata inaugurata la mostra itinerante “La Persona oltre la malattia” presentata dalla Ilaria Genoni, educatrice presso la Casa Famiglia di Arconate, curatrice del progetto.

“Dietro a chi è affetto da questa patologia – ha spiegato Genoni – c’è una vita intera che non può essere dimenticata e la dignità della persona passa proprio da quella vita. Per questo abbiamo pensato ad un progetto di sensibilizzazione con il supporto accanto ai Residenti di familiari, volontari e Operatori nella realizzazione di questi scatti artistici”.

“L’obiettivo è quello di utilizzare il canale visivo per sensibilizzare il pubblico alla dignità della persona affetta da demenza, alla sua storia personale, al suo vissuto, meritevole di attenzione e di rispetto. Solo sforzandoci tutti di vedere oltre, infatti, possiamo raggiungere un nuovo livello nella cura della persona per tutto l’arco della vita”.

La mostra, itinerante, toccherà poi tutte le Case Famiglia di Fondazione Mantovani, Gruppo Sodalitas, Opera Pia Castiglioni e Project Life.

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