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Dall'archivio:

Alla Triennale di Milano riapre il Museo del Design

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MILANO – In occasione del centenario di Triennale Milano, il Museo del Design Italiano, diretto da Marco Sammicheli, si presenta in una veste rinnovata con una nuova selezione di oggetti e un nuovo allestimento, progettato da Paolo Giacomazzi Design Studio.

Il Museo del Design Italiano, che riapre al pubblico oggi (15 aprile 2023), attraverserà i cento anni della storia di Triennale con un percorso che parte dalla fondazione dell’istituzione nel 1923 arrivando ai giorni nostri. Collocato come in precedenza nella Curva – oltre 1.300 metri quadrati al piano terra del Palazzo dell’Arte – il Museo riunirà oltre 300 pezzi scelti tra i 1.600 che compongono le collezioni dell’istituzione e altri in prestito da importanti collezioni private.

Ulteriore novità sarà la Design Platform: uno spazio destinato ad accogliere mostre temporanee con un focus sul design di oggi e che occuperà la porzione finale della Curva. La prima esposizione ad aprire è Text (15 aprile – 17 settembre 2023, a cura di Marco Sammicheli), che racconterà il comune atteggiamento di stilisti e designer di fronte alla progettazione del testo, delle interfacce e dei tessuti. Seguirà da ottobre 2023 a gennaio 2024 una mostra dedicata ad Alberto Meda. Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, dichiara: “Il legame tra la storia del design italiano e quella di Triennale è indissolubile: fin dalla sua istituzione, ormai un secolo fa, Triennale è sempre stata un centro nevralgico per il dibattito e la definizione del concetto stesso di design, in tutte le sue forme. Proprio per questo, dopo aver dato un assetto permanente alla struttura espositiva del Museo del Design Italiano, abbiamo deciso di rinnovarlo ulteriormente, attingendo, da una parte, allo straordinario patrimonio della nostra collezione e consolidando, dall’altra, la rete di donazioni e comodati, tenendo a mente il valore di una collezione pubblica che permette di veicolare l’importanza del design italiano a un pubblico ampio ed eterogeneo”.

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