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++ Alex Williams – “Waging Peace” (2022). By Trex Roads ++

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Cinque anni sono tanti o sono pochi? Dipende dalla prospettiva con cui li si guarda, di certo nella vita di un artista sono molti. In cinque anni alcuni artisti sono capaci di far uscire 5 dischi, in cinque anni si creano e si sciolgono band anche leggendarie, l’acqua passata sotto i ponti in cinque anni è davvero tanta, ma a volte è l’unico modo per riemergere.

Nel 2017 il nativo dell’Indiana, Alex Williams, ma texano d’adozione artistica, fece uscire il suo debutto discografico Better Than Myself, tramite l’etichetta Big Machine Records.
 

 

Così di botto, senza una reale esperienza on the road o anni di gavetta alle spalle. Una scommessa doppia per l’etichetta più famosa per il pop country che per l’outlaw country, di cui Williams si preparava a diventare un nuovo esponente di spicco.

Un disco che all’epoca mi colpì molto, certo non perfetto, ma dannatamente fuori moda per la Nashville che contava. Era quello che cercavo.

La vita del musicista, il lato non illuminato dai riflettori, colpì però il buon Alex come un treno in corsa in piena faccia. Tutto il pacchetto del far uscire un disco di successo, oltre alle grandissime esperienze live che lo hanno formato come artista, aprì i concerti di gente come Lynyrd Skynyrd ed Hank Williams Jr., anche gli eccessi che di solito seguono a ruota.

Alex Williams ora non è più un ragazzino senza band e senza esperienza, ma un uomo che ha milioni di streaming nelle sue pagine musicali e tour di migliaia di date su e giù per gli Stati Uniti: ha fatto fruttare questi 5 anni, eccome se lo ha fatto!

 

Questo suo secondo disco possiamo considerarlo come un nuovo inizio, l’inizio di una carriera che diventerà un riferimento per tutti i futuri musicisti di outlaw country.

Il genere inventato dai grandi del passato, Hank Williams, Waylon Jennings e Willie Nelson (anche se lui è un grande anche del presente), ora ha dei riferimenti precisi negli artisti di oggi, personaggi che hanno tracciato la via: Cody Jinks, Dallas Moore, Whitey Morgan, Creed Fisher. Musicisti che non sono mai scesi a compromessi e suonano il vero country della gente e per la gente.

Ecco, amici ora a quei nomi aggiungete pure il nome di Alex Williams.

Prima di parlarvi del disco, menzione d’onore per la stupenda copertina realizzata dal grande artista texano Zachary Nelson, dopo quella per l’ultimo dei Whiskey Myers, un’altra opera d’arte da aggiungere alla collezione di un piccolo genio dell’artwork.

Premete play e verrete catapultati nel mondo del country dannatamente fuorilegge come negli anni ’70, ma assolutamente attuale di questo disco: No Reservations è chitarra graffiante, è voce profonda e intensa, è ritmo da strada e slide, è vita on the road. Partenza col botto.

Nella successiva Old Before My Time l’esperienza dei tour infiniti che nella canzone prima era stata presa con allegria e spensieratezza, lo fa invece riflettere sul fatto che, un senso di stanchezza e vecchiaia un po’ troppo anticipata, lo ha raggiunto. Il brano è un honky tonk veloce con quella voce così stupendamente vintage. Un viaggio nel tempo come quando Waylon camminava ancora su questa terra. Che bello! Grazie Alex!

 

La band alle spalle di Williams è qualità pura, così come la produzione elegante e precisa di Ben Fowler e lo si nota nelle splendide ballate come Rock Bottom. L’assolo di chitarra è di una bellezza scintillante, così tanto seventies, ma l’armonica del grande Mickey Raphael è un gioiello che fa brillare tutto.

Volete sapere come suona una canzone outlaw country? Higher Road ne è un esempio perfetto: country solcato da elettricità e pedal-steel che si intrecciano e sfrecciano veloci sull’autostrada.

La title track è il cercare di mettere fine ai conflitti interiori, fare pace con se stessi è la via e il pezzo è sorretto dalla voce baritonale di Williams, così intensa, così emozionale. Scariche di elettricità nel ritornello, ma il pezzo ha un’anima epica, come un brano degli anni d’oro. L’assolo finale poi è bellezza. Uno dei pezzi dell’anno nella musica indipendente.

The Best Thing è l’amore per il country del passato che non ci abbandona mai, questo ragazzo allevato dal Texas ne ha recepito tutto il bello, tutta l’emozione, tutte le poesie dei grandi texani e le ha sviluppate nella sua musica e ce lo canta cavalcando a cavallo verso il tramonto come un vero cowboy, mentre dice alla sua ex che lasciarlo è stata la cosa migliore che potesse capitarle.

Vi siete rilassati con la dolce cavalcata precedente? Ecco ora prendete la vostra decappottabile e sfrecciate via al ritmo di Double Nickel, honky tonk veloce e divertente, dove la band di Williams si insegue in un brano che live scatenerà le folle.

Onestà e sincerità non potevano che sfociare nelle due stupende ballate che chiudono il disco: The Struggle e The Vice. Due pezzi bellissimi su di un uomo che ha scoperto i suoi demoni troppo presto e ora si sente un anima vecchia nella pelle di un giovane uomo.

Due pezzi di country che sanno di polvere del Texas, che sanno di anni ’70 e che fanno emozionare e venire la pelle d’oca.

Questo è l’outlaw country, una musica che parla di demoni interiori, di viaggi e ritorni dall’abisso, di vite al limite, ma di sentimenti veri e laceranti, di confessioni sincere e amori persi e ritrovati.

Troverete tutto questo e anche di più in questi bellissimi e scintillanti 12 pezzi di country indipendente, quello che vola di bocca in bocca, di fan in fan, di concerto in concerto e come una palla di neve che cade dall’alto inarrestabile, sta diventando sempre più grande come lo è il successo che merita Alex Williams.

Cody Jinks e Whitey Morgan fate spazio a tavola, c’è un grande nome in più da aggiungere agli invitati.

Buon ascolto,

Claudio Trezzani by Trex Roads  www.trexroads.altervista.org

(nel blog trovate la versione inglese di questo articolo a questo link: https://trexroads.altervista.org/waging-peace-alex-williams-2022-english/ )

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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