Ancora una volta una violenta ondata di maltempo si è abbattuta su Vittuone e, come ormai accade troppo spesso, i cittadini si ritrovano a contare i danni: alberi caduti, automobili danneggiate, abitazioni colpite. Possiamo persino ritenerci “fortunati”, considerato che le conseguenze avrebbero potuto essere ben più gravi.
Ma, come ammoniva Cicerone, “la fortuna non solo è cieca, ma acceca spesso anche le persone a cui ha concesso i propri favori”. Una lezione che l’attuale amministrazione comunale dovrebbe tenere a mente. Perché se è vero che il cambiamento climatico ha reso più frequenti e intensi questi fenomeni atmosferici, è altrettanto vero che la vulnerabilità del nostro patrimonio arboreo non è certo un destino inevitabile.
Gli alberi che popolano le nostre vie e i nostri parchi sono spesso vecchi, instabili, abbandonati a sé stessi. Non potati da anni, non monitorati, non curati. La causa? Una totale assenza di programmazione, manutenzione e prevenzione da parte di chi oggi amministra il nostro Comune.
Non basta tagliare l’erba d’estate o piantare qualche fiore ornamentale per credere di aver fatto il proprio dovere verso il territorio e i suoi abitanti. Governare significa assumersi delle responsabilità: significa elaborare e attuare un piano serio di gestione del verde pubblico, fatto di controlli periodici, interventi di cura mirati e informazione trasparente ai cittadini.
In un Comune come Vittuone, dove l’alta densità di alberature è una ricchezza ma anche una potenziale criticità, occorre una visione strategica, non interventi occasionali dettati dall’emergenza o dall’apparenza.
Nulla si ottiene per un colpo di fortuna. La sicurezza pubblica è un diritto che deve essere garantito attraverso competenza, programmazione e senso del dovere. Se gli alberi iniziano a cadere senza preavviso, forse è il segnale che a cadere dovrebbe essere anche chi ha dimostrato di non saperli proteggere.
Circolo Fratelli d’Italia Vittuone