Oggi è la Giornata Mondiale dell’Ambiente, appuntamento che si celebra dal 1972 e che rappresenta il principale veicolo delle Nazioni Unite per incoraggiare la consapevolezza e l’azione a favore dell’ambiente. Quest’anno il focus è sull’inquinamento da plastica, fenomeno che sta raggiungendo dimensioni allarmanti e che, proprio per questo, merita attenzione e impegno concreti. La ricorrenza di oggi cade, peraltro, esattamente con due mesi di anticipo dall’appuntamento che vedrà tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite riunirsi per la quinta volta, per continuare a negoziare un trattato globale che ponga fine all’inquinamento da plastica.
Il tema dell’inquinamento da plastica è uno dei principali focus delle lezioni di educazione ambientale che AEMME Linea Ambiente tiene nelle scuole dei Comuni serviti e lo stupore dei ragazzi di fronte, ad esempio, alle immagini del Pacific Trash Vortex (accumulo di rifiuti plastici e non solo che galleggia in una regione dell’Oceano Pacifico), è la dimostrazione che non esiste ancora una piena consapevolezza di quanto la plastica, se abbandonata, sia dannosa per la terra e per il mare. Anziché biodegradarsi, la plastica si fotodegrada, cioè si disintegra in pezzi sempre più piccoli fino alle dimensioni dei polimeri che la compongono. Questi ultimi restano plastica e, galleggiando, vengono ingeriti dagli animali planctofagi: ciò causa l’introduzione di plastica nella catena alimentare. Ai bambini e ai ragazzi (nostri ambasciatori delle buone pratiche presso gli adulti), spieghiamo, dunque, che una semplice bottiglietta di plastica abbandonata è un grosso danno per l’ambiente. Puntiamo molto anche sulla corretta differenziazione della plastica, spiegando che non tutte le tipologie di plastica sono riciclabili e insegnando, pertanto, a distinguere quelle che vanno nel sacco giallo della raccolta.
Tornando alla ricorrenza di oggi, il Presidente di AMGA, Pierluigi Arrara, interviene ricordando che <