Al via il Festival di Villa Arconati 2025

Inizia il Festival di Villa Arconati 2025 e desideriamo portare alla vostra attenzione il modo davvero unico per il Pubblico di vivere gli appuntamenti appieno e godere dell'incanto di una location unica come Villa Arconati

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Con questo 2025 saranno trentasette le edizioni del Festival, che diventano quaranta se calcoliamo anche i primi tre anni della rassegna “Musica in Villa”. La musica è sempre stata al centro di ogni edizione, come punto di partenza e arrivo di ogni scelta, ogni ragionamento, ogni idea.

Ma la musica è cambiata: tanto, dal 1986 ad oggi. Inutile qui spiegare il come e il perché. La cosa certa è che oggi ascoltare musica dal vivo di qualità è sempre più difficile e costoso rispetto a quando il Festival di Villa Arconati è nato e si è sviluppato.

E allora il 2025 è diventato l’anno della “musica possibile”. Un festival dove è possibile che convivano generi e mondi diversi, dove è possibile dare spazio a generazioni e suoni apparentemente lontani, dove è possibile vedere un concerto dal vivo in un luogo meraviglioso spendendo per il biglietto una cifra corretta. E dove è possibile ancora il grande miracolo della musica, che sa unire nel nome dell’arte e della sensibilità.

Il Festival edizione 2025 suona musiche diverse, ma tutte “possibili” perché presentate e interpretate da grandi nomi che messi insieme coprono praticamente ogni gusto musicale: dal virtuosismo chitarristico al talento pianistico, dalla nuova giovane canzone d’autore alla vocalità senza tempo di un grande personaggio pop, dalla delicatezza d’anima di un cantore che da sempre parla al cuore del mondo ad una carica di gioco ed ironia in forma musicale… per chiudere con un ballo liberatorio fatto di radici e libertà.

Il Festival comincia venerdì 4 luglio 2025, con un omaggio al virtuosismo e non solo: i 40 Fingers.

Si tratta di un progetto italiano formato da Matteo Brenci, Emanuele Grafitti, Enrico Maria Milanesi ed Andrea Vittorio, quattro maestri dello strumento che insieme ridanno nuova linfa a classici del repertorio pop e rock internazionale esaltando le incredibili possibilità di uno strumento meraviglioso e coinvolgente come la chitarra.

Ognuno con una forte storia musicale e un background diverso, nel nome del fingerpicking i quattro chitarristi esplorano insieme nuovi universi sonori, con un repertorio che passa dai Queen ai Toto a Simon and Garfunkel ai Dire Straits, fino alle loro composizioni originali. La passione condivisa per il mondo del cinema e delle serie tv li ha portati a cimentarsi anche in una serie di originali arrangiamenti a “40 dita” di famose colonne sonore, tra cui Star Wars, L’Ultimo dei Mohicani, un sensazionale medley della Disney e il medley di Harry Potter.

La seconda tappa del Festival – domenica 6 luglio alle 6 del mattino – riprende una piccola tradizione inaugurata qualche anno fa, quella del concerto all’alba. Villa Arconati in un’alba estiva regala colori e sensazioni uniche, come sanno le centinaia di persone che l’hanno scoperta negli spettacoli mattutini.

Quest’anno a sonorizzare l’alba ci sarà Frida Bollani Magoni, giovane e già quotata performer per voce e piano, che per il suo nuovo tour intitolato “Semplicemente Frida” sarà accompagnata da Mark Glentworth, percussionista inglese di lunga esperienza che arricchirà il suono di Frida, che per l’occasione suonerà il piano elettrico. Per provare l’esperienza unica e suggestiva di vivere il passaggio dall’oscurità della notte ai colori dell’aurora si potrà partecipare alla passeggiata in compagnia che condurrà dal centro della città, percorrendo sentieri immersi nella natura del Parco delle Groane fino agli splendidi giardini storici di Villa Arconati. In collaborazione con Gruppi di Cammino Bollate. Partenza ore 5.00 da Bollate e Garbagnate.

Al termine del concerto sarà possibile gustare una deliziosa colazione nella Corte Nobile della Villa.

Spazio alle storie popolari del territorio Mercoledì 9 luglio per il docufilm “Io sono lago”, storie di comici, cantautori, scrittori, registi e direttori di teatro accomunati dalla nascita, o dall’arrivo in tenera età, sulle sponde del lago (Garda, Iseo, Como, Maggiore, Varese, Giussano). L’evento fa parte della programmazione dell’ottava edizione del Festival dei Laghi lombardi, e sarà preceduto da “Storie di lago”, uno spettacolo musicale con Francesco Pellicini – già attore dei Legnanesi – con Cochi Ponzoni e Alberto Patrucco.

Doppio appuntamento per giovedì 10 luglio; alle ore 19 presso la Sala Museo di Villa Arconati sarà il momento di “Short Out in Villa Arconati”, una serata dedicata ai cortometraggi vincitori della quarta edizione di “Short Out – Festival internazionale di cortometraggi”. Verranno proiettati i cortometraggi premiati dalla giuria ufficiale e dal pubblico: Best Film, Best International, Best National, Menzione speciale della giuria, Premio del pubblico, Premio Giuria Giovani. Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti disponibili.

A seguire sempre per giovedì 10 luglio sono attesi gli Eugenio in Via Di Gioia. Band giovane, ma attiva nel fare musica dal 2013, sono entrati nell’inconscio collettivo con il loro passaggio a Sanremo nel 2020, con la vittoria del premio della critica “Mia Martini” dedicato ai giovani.

L’amore è tutto – Summer Tour 2025 è basato sul nuovo lavoro discografico uscito quest’anno: i quattro membri della band raccontano che è un disco fatto di esperienze quotidiane stratificate, registrate e lasciate fluire, fatto di pranzi in studio, di passeggiate, gelati e chiacchierate. Un progetto che racconta quello che si ascolta e che è servito agli Eugenio in Via Di Gioia per esprimere, amore, gioia, piacere ma anche disagio, insofferenza. Un bel rendez-vous con la canzone d’autore per il Festival, che apre volentieri il suo palco a giovani autori sensibili ed intelligenti.

Domenica 13 luglio “plana” sul palco un fuoriclasse della voce, un cantante che ha fatto di stile, classe, eleganza e simpatia il suo tratto distintivo: Tony Hadley. Per festeggiare i suoi 45 anni di carriera – con gli Spandau Ballet e come solista – Hadley si fa accompagnare dalla sua TH Band, con cui da anni entusiasma il pubblico di tutta Europa con un repertorio che omaggia lo Swing, il Pop e ovviamente il suo grande passato con gli Spandau. Una serata importante, anche perché il concerto di Tony Hadley a Villa Arconati sarà il primo delle sue otto date nel nostro paese.

Dal viaggio nella storia del pop con Tony Hadley, il Festival passa al viaggio nel tempo e nello spazio con un’altra musica possibile, ovvero la nuova idea di Angelo Branduardi.

Martedi 15 luglio sul palco del Castellazzo ci sarà un evento speciale, ovvero un viaggio musicale e spirituale attraverso la vita e le parole di San Francesco d’Assisi, figura di luce, povertà, letizia e poesia.

Si intitola “Il cantico” e sarà un’occasione per rivivere la profondità degli scritti francescani e lasciarsi ispirare dai temi contemporanei che San Francesco, già nel suo tempo, sapeva incarnare con straordinaria modernità: povertà, ecologia, amore per la vita e accoglienza. Per l’occasione Branduardi tornerà a calcare i palchi con la sua band al completo: Fabio Valdemarin alle tastiere, Nicola Oliva alle chitarre, Stefano Olivato al basso, Davide Ragazzoni alla batteria.

Il concetto di “musica possibile” permette di cambiare modi e mode, per abbracciare diversi generi e diverse forme di pensare uno spettacolo e i suoi racconti. Mercoledi 16 luglio la musica possibile diventa ironia allo stato puro, con Valerio Lundini & i Vazzanikki.

Lundini è il comico più “diverso” degli ultimi anni: le sue performance sui programmi Rai e non solo hanno creato un vero e proprio “culto” per il 39enne romano. La base di partenza della band è un suono rock’n’roll e rockabilly che parte nel 2009 dalla loro città natale, ovviamente Roma. La comicità spiazzante di Lundini trova con gli Vazzanikki (un nome un programma) la sua naturale espressione ironica e divertente, per un concerto che farà ridere e ballare insieme più generazioni. Prima di Valerio Lundini salirà sul palco Andrea Labanca, cantautore bollatese legato al Festival dalla sua territorialità che lo rende in questo caso “profeta in patria” e da un forte legame di amicizia con Dario Zigiotto, che per primo aveva creduto in lui.

E il Festival della musica possibile, dopo aver attraversato generi e modi così diversi, si chiude con una danza liberatoria: è quella della Supertaranta, che scuoterà e chiuderà il Festival nella serata di giovedi 17 luglio.

Diretta da Antonio Castrignanò e Mauro Durante, Super Taranta riunisce le personalità più significative della pizzica salentina. Gli artisti più amati e noti della musica del Salento portano in scena la voce di un territorio che fa della sua identità locale un invito globale all’incontro e alla condivisione.

Un proposito che racchiude in un colpo solo tutta la filosofia del Festival, che da sempre vuole essere inclusivo e aperto ai suoni più diversi e ai pubblici più diversi. Per rendere la musica nel 2025 ancora un mondo possibile da vivere ed amare.

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