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Agricolturando- San Martino e la nuova annata agricola, di Anna Schiorlin

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Torna la nostra rubrica sul mondo dell’agricoltura… e dintorni. Buona lettura!

 

Ogni anno, l’11 novembre segna l’inizio di una nuova annata agraria. Con l’arrivo dell’autunno, i campi vanno in letargo e  cosi  anche il mondo agricolo può tirare un attimo di sollievo dopo mesi di lavoro faticosi.

Ormai da secoli si fa riferimento a questa data  per la stipula, ad esempio, dei contratti d’affitto.

Conosciamone la storia.

Fino ai primi del ‘900, le Cascine lombarde appartenevano  a ricchi proprietari che davano in affitto i loro appezzamenti di terra  ai mezzadri, ovvero ai contadini che avevano il compito di coltivare la terra e allevare il bestiame. Il tipo di contratto che stabilivano le due parti era definito mezzadria, ovvero proprietario e contadino si dividevano a metà i frutti che quest’ultimo raccoglieva con il proprio lavoro nei campi. Il proprietario, inoltre, permetteva al contadino e alla sua famiglia di vivere all’interno della Cascina.

Verso gli inizi di novembre di ogni anno, quando si finiva di seminare ( i cereali autunno vernini come il frumento vengono seminati in autunno e raccolti in tarda primavera) terminava anche il periodo della validità del contratto. A questo punto, il proprietario doveva decidere se rinnovare il contratto al contadino, permettendogli di rimanere in Cascina con la sua famiglia, oppure decidere di terminare li’ il rapporto di lavoro; in questo caso il contadino sarebbe stato costretto ad abbandonare la propria casa e trovarsi un nuovo impiego. Ecco spiegato il famoso detto padano “Fare San Martino”  che significa “Traslocare” proprio per richiamare questo fatto. La decisione presa dal datore di lavoro, poteva essere una conferma o la possibilità e il dubbio di una nuova vita.

Ed era proprio l’11 novembre,  giorno dedicato a San Martino di Tours, che braccianti e proprietari terrieri, dopo la consueta messa per celebrare il Santo, si riunivano davanti alla piazza della chiesa per accordarsi sui nuovi contratti.

Anche se gli alberi perdono le foglie e il grigiore dell’inverno bussa alla porta, è sempre il momento giusto di cambiare. Il cambiamento può essere una costrizione oppure voluto, l’importante è imparare ad accoglierlo.

Anna Schiorlin

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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