Aggressione antisemita all’autogrill di Lainate

Padre e figlio circondati da facinorosi che inneggiavano alla Palestina

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Sono in corso le indagini della Digos di Milano sull’aggressione antisemita avvenuta ieri sera in una stazione di servizio sull’A8, a Lainate. Un uomo ebreo di origini francesi, in compagnia del figlio di sei anni, e’ stato circondato da un gruppo di persone che avrebbero cercato di allontanarlo dal punto vendita al grido di “Assassini”, “Free Palestine”, “Tornatevene a casa vostra”.

Gli inquirenti stanno acquisendo le immagini delle telecamere di videosorveglianza dell’autogrill per definire la dinamica dell’aggressione. Su Instagram, intanto, e’ diventato virale il video diffuso dall’uomo.

Unanime la condanna della politica: “È davvero inquietante e inaccettabile l’aggressione antisemita subita da una famiglia ebrea in un autogrill dell’autostrada Milano-Laghi. Esprimo la mia personale vicinanza al papà e a suo figlio, un bambino di soli sei anni, colpiti entrambi da un atto tanto vile quanto ignobile, e rivolgo a loro i miei sentimenti di profonda solidarietà. In attesa che le autorità facciano piena luce su quanto accaduto, condanno con fermezza e senza ambiguità questo grave episodio di antisemitismo e rinnovo la mia vicinanza alle comunità ebraiche”, ha dichiarato Ignazio La Russa.

Il consigliere regionale del Pd Pietro Bussolati stigmatizza con forza quanto accaduto ieri all’area di servizio Villoresi Ovest, nei pressi di Milano, dove un uomo e suo figlio di soli sei anni sono stati aggrediti verbalmente e fisicamente solo perché ebrei.

“Un episodio vile e intollerabile – afferma Bussolati – che conferma come l’antisemitismo stia assumendo in Italia contorni sempre più preoccupanti. Un fatto gravissimo, che si inserisce in un clima sociale sempre più allarmante, dove l’odio rischia di diventare normalità”.

“Condannare le politiche del governo israeliano è legittimo – sottolinea il consigliere dem – ma i crimini di Netanyahu non possono in alcun modo giustificare atti di violenza verso persone di religione ebraica, che devono poter essere libere di professare la loro fede. Nessuna giustificazione, nessuna ambiguità: l’antisemitismo va contrastato con fermezza e senza tentennamenti. Le istituzioni tutte devono farsi carico di questa emergenza, prima che diventi normalità”.


“Alla famiglia aggredita va la tutta mia solidarietà – conclude Bussolati – mi auguro che siano effettuate rapidamente tutte le verifiche necessarie e che siano identificati i responsabili di questo atto meschino”.

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