AEMME Linea Ambiente lancia l’allarme vetro inquinato. Cambiano le regole di raccolta

Appello alla popolazione del territorio. "Attenzione: d’ora in poi, i nostri operatori avranno l’obbligo di non ritirare i mastelli e i cassonetti all’interno dei quali saranno presenti materiali diversi dal vetro puro, l’unico idoneo al riciclo"

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Il problema è serio, come serio, delicato e prezioso è il materiale che ne è al centro: il vetro, appunto.

A lanciare l’allarme “vetro inquinato” è l’impianto che accoglie il contenuto dei mastelli e dei bidoni di colore verde che raccogliamo con il sistema “porta a porta” nei Comuni in cui gestiamo il servizio d’Igiene Urbana.

Sempre più frequentemente, infatti, nel rottame di vetro che giunge all’impianto, si riscontra la presenza di altri materiali altamente inquinanti, che ne pregiudicano l’avvio a riciclo: dalla ceramica alla porcellana, dal pirex al cristallo, senza tralasciare gli inerti, come sassi, piastrelle, pietre e mattonelle.

Insomma, materiali che non dovrebbero assolutamente stare nei bidoni verdi in quanto, pur avendo al proprio interno una componente di vetro, non fondono alle stesse temperature di quest’ultimo: ciò crea impurità nel vetro riciclato, rendendolo particolarmente fragile e non idoneo alla produzione di nuovi contenitori.

L’impianto che raccoglie il vetro proveniente dai nostri Comuni lo lavora e lo destina all’industria vetraria dedita alla produzione di nuovi imballaggi per uso alimentare: facile comprendere, pertanto, come il materiale raccolto non possa permettersi di contemplare al proprio interno la presenza di inquinanti.

Ecco perché, d’ora in poi, i nostri operatori avranno l’obbligo di non ritirare i mastelli e i cassonetti all’interno dei quali saranno presenti materiali diversi dal vetro puro, l’unico idoneo al riciclo.

Invitiamo i cittadini ad osservare scrupolosamente queste poche, semplici regole. Nel bidone verde:

• NO alle tazze e ai piatti di ceramica e porcellana;
• NO agli oggetti in cristallo (bicchieri, soprammobili, portacenere, etc.);
• NO alle teglie da forno in pyrex;
• NO alle piastrelle e alle mattonelle;
• NO alle lampadine;
• NO agli specchi;
• NO al vetro in lastre (ossia quello di porte e finestre, che va conferito direttamente in piattaforma);
• NO alle confezioni in vetro dei farmaci;
• NO agli occhiali usati (sia da vista che da sole): questi ultimi, tra l’altro, possono essere donati alle organizzazioni che li raccolgono, li ripristinano e li consegnano nei Paesi più poveri del mondo, alle persone che ne hanno bisogno. A volte sono gli stessi ottici che nei loro negozi hanno dei contenitori dove è possibile depositare gli occhiali dismessi.

Aiutateci, dunque, a preservare il vetro, che è un vero pilastro dell’economia circolare, considerando che può essere riciclato e rifuso infinite volte, senza che perda la sua qualità e le sue proprietà originali. A differenza di altri materiali come la plastica o la carta, soggetti a perdere parte delle loro caratteristiche ad ogni ciclo, il vetro mantiene infatti la propria integrità, consentendo la produzione continua di nuovo vetro.

Cittadini, contiamo sulla vostra serietà e sul vostro impegno: aiutateci a non sprecare una risorsa tanto preziosa, che non tollera contaminazioni (è sufficiente un solo oggetto estraneo per compromettere la qualità di un intero carico). Ecco perché separare correttamente a livello domestico significa regalare infinite vite al vetro.

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