MILANO La Procura di Milano ha chiesto una condanna a 5 anni di reclusione e a 3 anni di libertà vigilata a pena espiata per il 21enne finito ai domiciliari il 29 agosto dello scorso anno, accusato di abusi sessuali su quattro donne, che seguiva le vittime, sempre con lo stesso schema, con un monopattino nelle zone centrali di Milano, come Porta Romana.
Quattro i casi di violenza sessuale avvenuti tra maggio e giugno dello scorso anno. Nel corso del processo, davanti alla quinta sezione penale, una perizia psichiatrica ha accertato una parziale incapacità di intendere e di volere al momento dei fatti. Il pm Pasquale Addesso, titolare dell’inchiesta condotta dalla Squadra mobile, ha chiesto al giudice di riconoscere al giovane il vizio parziale di mente e di condannarlo a 5 anni con 3 anni di libertà vigilata. La difesa, invece, ha chiesto che venga assolto per vizio totale di mente o una pena attenuata col riconoscimento delle attenuanti generiche. La sentenza arriverà nei prossimi giorni. Il 21enne, interrogato dal gip Roberto Crepaldi dopo l’arresto, aveva sostenuto di non avere ricordi precisi “di quelle sere”, in cui avrebbe aggredito le donne, perché “bevevo e assumevo psicofarmaci”. Gli investigatori, confrontando alcuni oggetti sequestrati al giovane, come zaino, vestiti e lo stesso mezzo elettrico, sono arrivati a contestare al giovane anche un altro episodio di violenza, la quinta, ai danni di una giovane sempre con lo stesso schema e nello stesso periodo. Una nuova tranche di indagine nella quale sono stati acquisiti i filmati delle telecamere di sorveglianza e il riconoscimento da parte della vittima e nella quale è contestata anche l’accusa di detenzione di materiale pedopornografico. Per questo filone si è già arrivati alla fase dell’udienza preliminare.