Come noto, il 10 luglio scorso si è aperta la campagna abbonamenti 25/26 dell’Inter. Il fatto che ha generato clamore riguarda il diniego di rinnovo riservato a centinaia di elementi della frangia più calda della tifoseria. Si è parlato addirittura di una black list che, aldilà delle smentite, ha portato a una serie di rifiuti rivolti anche a soggetti incensurati, non daspati e senza episodi violenti alle spalle.
Ovviamente si tratta di una stretta conseguenza dell’inchiesta “Doppia Curva”, l’operazione portata avanti dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano, che ha messo in luce il giro di affari criminali della Nord e della Sud.
Il tema è che non è chiaro su quali basi venga negata la possibilità di rinnovo: a parità di condizione (no precedenti, no daspo, no violenza) perché a un tifoso del secondo anello verde viene rifiutata la richiesta di abbonamento mentre non accade lo stesso per un tifoso di altro settore?
Il Codacons fa esposto all’AGCM per la pratica commerciale scorretta e per l’abuso subito dai tifosi discriminati a cui non è stata concessa la possibilità di rinnovo senza adeguata motivazione.