ABBIATEGRASSO –
‘La morte è la vita.
E’ la morte che muore, noi non si muore.
La morte è impensabile. La morte è lei che muore.
Esiste un’anima del corpo.
E allora che muoia la morte, come grida il Tamerlano’
Riutilizziamo le parole di uno dei più grandi geni italiani contemporanei, Carmelo Bene, per descrivere quello che è accaduto ieri (ancora una volta, dopo 27 anni) nello splendido giardino di villa Umberto, dove i proprietari Alberto Cola e Martina Forti hanno accolto l’Hospice di Abbiategrasso per la presentazione del bilancio sociale 2018.
Accolti dal direttore Luca Moroni sono arrivati in tanti: sindaco e vicesindaco, Cesare Nai e Roberto Albetti, i dirigenti dell’ASST Gabriella Monolo e Michele Sofia e molti altri.
Ci sarebbe davvero parecchio da dire sui 27 anni di vita di una realtà straordinaria, nata nel 1992 all’interno della casa che fu dello stilista Franco Moschino; noi cominciamo a dare alcuni dei numeri diffusi ieri.
In tutti questi anni l’Hospice è divenuto una realtà sempre piùdinamica, straordinaria e in continua crescita e trasformazione. Nel 2018 sono state assistite 288 persone nella sede di via Dei Mille, 316 pazienti a domicilio, 49 nel nuovo ambulatorio.
Oggi l’Hospice conta 31 operatori a tempo indeterminato, ricava oltre 2 milioni di euro dalle prestazioni riconosciute dalle ATS di Milano e Pavia, ha costi per quasi 2 milioni e 600mila euro, ricava 178mila euro dal 5 per 1000 e 223.349 euro di donazioni nel 2018, in crescita del 68% rispetto al 2017.
Agisce ormai su tre macro ambiti territoriali, Abbiatense, Magentino e Vigevanese, è protagonista delle evoluzioni legislative e normative in tema di assistenza per tutta Regione Lombardia, e di fatto è una realtà di eccellenza a livello nazionale, potendo contare su una vastissima rete di sostenitori (come l’associazione Amici dell’Hospice) ed eventi creati a suo sostegno.
Nei prossimi giorni torneremo a parlarvi di quello che Hospice fa e intende fare.
La presentazione del bilancio sociale si è conclusa con un aperitivo a cura di Pier Strazzeri del bar Castello e della gastronomia Fasani.
F.P.
(Le foto sono tratte dalla pagina Facebook dell’Hospice)