Umane Connesssioni è sempre di più una sfida vinta. Che cresce, raggiungendo al suo secondo anno di svolgimento un livello davvero eccellente. Culturale, dal punto di vista del coinvolgimento delle realtà cittadine e molto altro ancora.Ieri sera abbiamo trasmesso in diretta la conferenza stampa del vicesindaco Beatrice Poggi (sotto in foto) durante la quale è stato presentato il programma, ancora in progress. Ufficializzata anche la partnership con Ticino Notizie, che sarà media partner della rassegna.
La grande sorpresa è la conferma della presenza in città di Alessandro D’Avenia, il celebre scrittore-docente, firma del Corriere della Sera: sarà ad Umane Connessioni nel mese di marzo, con data ancora da definire. Assieme a D’Avenia è stata vincente la scelta di aggregare gruppi, persone e talenti attivi in città: ieri c’erano infatti Gina Boarin, Luca Cairati, Michele Fagnani e il giornalista e critico Fabrizio Tassi. Tutti parte attiva di Umane Connessioni 2024.
La sfida è ancora una volta quella di affrontare di petto l’emergenza educativa, la più grande sfida di questi tempi. È questa una priorità che l’Amministrazione Comunale ha deciso di affrontare insieme alle realtà educative presenti sul territorio perché “per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio”.
La rassegna “Umane connessioni” nasce nell’ambito della rete della Comunità Educante di Abbiategrasso e vuole essere un’occasione per stimolare la riflessione sul mondo giovanile e ritrovare un tocco di umanità in una società sempre più destabilizzata.
Una rassegna ricca di incontri culturali e mostre, di incontri e ‘seduzioni’.
ALESSANDRO D’AVENIA AD ABBIATEGRASSO
Alessandro D’Avenia, che come detto sarà ospite di Umane Connessioni 2024, è uno scrittore, sceneggiatore e insegnante di grande successo. Per la sua dote di sapere coinvolgere i lettori giovani (e non solo giovani) al bello, all’arte e alla letteratura, D’Avenia è uno dei professori più amati d’Italia.
Classe 1977, nato a Palermo, laureato in lettere classiche a Roma, da giovane è appassionato di scrittura, cinema e teatro, dove sperimenta le sue prime produzioni. Il suo primo romanzo, scritto nel 2010, diventa immediatamente un caso editoriale di straordinario successo: Bianca come il latte, rossa come il sangue. Narrando una storia d’amore intrecciata alla terribile malattia della leucemia, riesce a colpire i cuori dei lettori italiani e internazionali. Il libro viene infatti tradotto in 22 lingue e vende 1 milione di copie solo nel 2017.
D’Avenia prosegue la sua fortunata attività con Cose che nessuno sa (2011), Ciò che inferno non è (2014) e L’arte di essere fragili (2016) che, curiosità, è il libro più venduto di sempre su MondadoriStore.it. D’altronde, D’Avenia di fan ne ha davvero tanti. Merito della sua scrittura, sempre intenta a svelare il lato più intimo dei ragazzi di oggi, e della fortuna che accompagna tutti i suoi libri.
L’ultimo libro di Alessandro D’Avenia esplora il significato e l’importanza dell’epica Odissea di Omero nella nostra cultura. Il libro riflette sul perché il termine “Odissea” sia diventato sinonimo di un’esperienza travagliata e della vita stessa. Si concentra sulla figura di Ulisse, un eroe diverso da Achille, poiché è dominato dalle avversità della storia. Attraverso la sua resistenza e il desiderio di ritornare a casa, il libro traccia un parallelo con le sfide e le perdite che tutti affrontiamo nella vita.
Alessandro D’Avenia, Resisti, cuore. L’Odissea e l’arte di essere mortali.