ABBIATEGRASSO Si sono ritrovati nel pomeriggio del 23 dicembre per ribadire la richiesta di far luce su quanto sta accadendo entro il perimetro dell’ATS2, ossia l’area tra circonvallazione e Castelletto dove dovrebbe sorgere l’insediamento commerciale di cui tanto si parla.
I gruppi di opposizione consiliare erano capeggiati da Alberto Fossati, che come avvocato esperto in diritto amministrativo ha enunciato le ragioni alla base dell’azione condotta negli scorsi giorni.
“Le opposizioni hanno presentato un esposto a sindaco, giunta e dirigente per i lavori che sono evidentemente in corso di esecuzione, privi di licenza ediliza. Il perimetro di questo cantiere coincide col parcheggio del futuro centro commerciale. Come detto dal sindaco in Consiglio comunale non è stato rilasciato un permesso di costruire, ragion per cui a nostro avviso è stato commesso un illecito amministrativo e penale. Non si tratta di un deposito temporaneo di terra, ma di qualcosa di diverso. La superficie del cantiere è superiore ai 2mila metri quadrati, non si tratta secondo noi di un deposito temporaneo di terre. Ecco perché riteniamo servisse una autorizzazione paesaggistica”, ha concluso Fossati.
Nei giorni scorsi, il candidato sindaco del centrosinistra alle elezioni di giugno aveva ribadito che “Arpa è autorità competenete per la qualificazione dei materiali, ma è il Comune che è competente al rilascio dei titolo edilizi, anche per realizzare un terrapieno, quando è di grande rilevanza come nel caso in questione (sul punto la Cassazione penale è chiarissima e nell’esposto abbiamo fornito copia della giurisprudenza), non solo, poiché Abbiategrasso è nel Parco del Ticino, tutto il suo territorio è soggetto alla tutela paesaggistica ed ogni modificazione del terreno è soggetto alla specifica autorizzazione, sempre rilasciata dal Comune. Dalle dichiarazioni dell’Assessore sembra dunque emergere che non esista nessun provvedimento edilizio e paesaggistico. Ripeto, necessario anche per questo tipo di attività di livellamento del terreno. La mancanza provvedimenti autorizzatori costituisce illecito edilizio e ambientale”.
