RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO Le inchieste della Procura di Milano sulla presenza della mafia nel territorio lombardo alimentano in queste settimane le testate giornalistiche e i media nazionali ponendo in evidenza anche il nome della nostra Città. Siamo convinti sostenitori di qualsiasi indagine che serva a sgominare la criminalità in tutte le sue forme e auspichiamo che l’attività svolta dagli Inquirenti e dai Giudici prosegua celermente e possa portare al più presto alla condanna di chi si è macchiato di crimini mafiosi.
Bisogna contrastare con tutte le forze ogni forma di criminalità mafiosa ovunque essa sia ma non ci stiamo nell’accettare di dipingere genericamente Abbiategrasso come la “città del crimine”.
Non cadiamo nel tranello della banalizzazione e dei proclami da social ma al contrario invitiamo tutti coloro che abbiano reali informazioni su possibili legami tra mafia e il nostro territorio a segnalarlo alle Autorità competenti o all’Ente Comunale, se potenzialmente coinvolto, tramite il portale dell`anti-corruzione reperibile sul sito istituzionale.
Dal canto nostro continueremo a lavorare per Abbiategrasso “mettendoci quotidianamente la faccia” con sempre maggiore dedizione, assicurando il massimo impegno per un lavoro sempre più convinto e vigile per il bene della nostra Città insieme ai nostri colleghi di maggioranza e al Sindaco Cesare Nai.
Lista Civica Abbiategrasso Merita, 16 gennaio 2024
AAA, GARANTISMO CERCASI
Abbiamo letto non senza un sentimento di stupore la nota della lista civica di Abbiategrasso, prima forza politica della maggioranza. Stupore perché tra le sue fila si contano esponenti politici tra i più preparati, nella storia politica degli ultimi decenni in città. Stupore a fronte del violento attacco giustizalista e manettaro, Abbiategrasso Merita si palesa arrrendevole, parla a voce bassa, quasi sussurra, mentre sono in discussione i cardini delle guarentigie di ogni cittadino e le basi del diritto. E’ stato portato un attaccio violento al più elementare principio del garantismo: NON ci sono reati, NON c’è neppure un avviso di garanzia, NON viene mosso alcun addebito diretto agli amministratori di Abbiategrasso, a partire dal sindaco pro tempore, e quel che rimane è un timido ‘ci mettiamo la faccia’? E’ stato portato il più duro attacco giudiziario nella storia repubblicana di Abbiategrasso, ossia la richiesta di scioglimento del Consiglio comunale e degli organi politici della città, senza NEMMENO uno straccio di prova afferenti reati commessi e NESSUNO, dico NESSUNO, si accorge di questa palese, enorme azione senza precedenti? La resa, perché resa è la parola che meglio ci ispira, a noi pare di carattere culturale ed ideologica. NON c’è, in questo movimento come in buona parte del centrodestra di Abbiategrasso, la volontà di reagire CULTURALMENTE a un gigante esempio di cultura del sospetto che fa strame dei diritti, delle guarentigie, del ruolo stesso della politica. Diremmo della sua sacralità. Perché se nessuno riesce a reagire con forza e vigore a questa deriva manettara tipica dei paesi sudamericani, allora vale tutto. Si va oltre anche il tema, che può pure essere cogente, dell’opportunità o meno di determinati comportamenti. Ma la legge sanziona i reati, non i comportamenti o i costumi. Altrimenti si scade nello Stato Etico. Nell’iper hegelismo. E in Abbiategrasso Merita ci sono alcuni (tra i pochi) che ad Abbiategrasso possono capire cosa significhi questa deriva. Ergo, questa nota è ancora più arrendevole. Un vero peccato.
Fabrizio Proverah