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Abbiategrasso, Lurisia tra le migliori 500 PMI italiane

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ABBIATEGRASSO – Lurisia, l’azienda di bevande della famiglia Invernizzi di Abbiategrasso, si riconferma tra i Champions 2019 ed entra anche quest’anno nella classifica delle 500 migliori piccole medie imprese italiane. Premiati nel 2018 per “l’impegno sostenibile”, quest’anno il riconoscimento è per “le performance di sviluppo”. Per la crescita non solo del fatturato, ma anche dell’azienda, della sostenibilità e delle persone.

Lurisia è stata selezionate tra quasi 15 mila imprese in un indagine del Corriere della Sera e di ItalyPost. Siamo tra le 500 piccole medie imprese che insieme valgono ben il 2% del PIL. Il maggior gruppo manifatturiero italiano. Piccoli, ma grandi. Imprese che come Lurisia puntano sulla qualità piuttosto che sulla quantità. Vincenti sui mercati, ma anche nel perseguimento dei propri valori.

“Al primo posto c’è il benessere dei nostri collaboratori. Mettiamo le persone al centro del sistema produttivo, perché nel loro lavoro quotidiano possono evolvere e adeguarsi al mercato molto più velocemente. Anche in azienda, all’innovazione preferiamo l’evoluzione, perché contiene tutto. Questa conferma ci onora e ci sprona a lavorare ancora di più, perché siamo sulla strada giusta”, dichiara Alessandro Invernizzi, Presidente Onorario di Lurisia Acque Minerali.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stando ai risultati della classifica, le medie imprese italiane crescono maggiormente in valore assoluto perché più di frequente e con maggiore capacità di integrazione ricorrono alla crescita per linee esterne, innestando verticalmente o orizzontalmente nuovi processi, tecnologie, prodotti e mercati. Questo consente loro di attivare sinergie trasversali e soprattutto di utilizzare più leve competitive contemporaneamente, il costo dei prodotti e la differenziazione ad esempio, o la segmentazione del mercato, orientata su più livelli.

Inoltre questo tipo di crescita innesca spesso processi virtuosi, dall’uso equilibrato della leva nel ricorso alla finanza esterna, all’innesto di managerialità e competenze di più alto livello.

Le dimensioni diventano un fattore dirimente poi nella capacità di presidiare con maggiore forza e continuità i mercati di sbocco e di gestire con maggiore efficienza i processi d’acquisto nelle filiere a livello globale.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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